Pediatria di Seriate: patata bollente
Ma per ora il reparto resta chiuso

La «patata bollente» della Pediatria di Seriate (chiusa in estate per esigenze di razionalizzazione dovute alle ferie ma non più riaperta) è approdata in Consiglio comunale a Seriate.

Con un documento letto dal sindaco Cristian Vezzoli e inviato dal commissario (direttore generale pro tempore) dell’Azienda ospedaliera «Bolognini» di Seriate, Andrea Mentasti (che è già in partenza verso Milano dove ricoprirà l’incarico da poco ricevuto di direttore generale dell’Agenzia regionale di controllo sulla Sanità): documento che fotografa la situazione e sostanzialmente rimanda la «patata bollente» alle decisioni del futuro direttore generale dell’Azienda ospedaliera (le nomine sono attese entro la fine dell’anno).

«Il documento inviato da Andrea Mentasti è chiaro - ha spiegato, poco prima del Consiglio comunale, il sindaco Vezzoli -. La Pediatria di Alzano (dove, dalla chiusura di quella di Seriate vengono dirottati i piccoli pazienti ndr) risulta sotto utilizzata: ha 22 posti letto, e da gennaio di quest’anno ha avuto un tasso di occupazione pari al 33,6%, con una percentuale di ricoveri che si attesta su 7,4 bambini al giorno. Da parte della direzione dell’Azienda ospedaliera risulta quindi fondamentale una riflessione sull’opportunità di mantenere due reparti a distanza di soli 6 chilometri l’uno dall’altro».

La necessità di fare chiarezza sul «caso Pediatria» a Seriate, va ricordato, era emersa già da tempo: la discussione di ieri in Consiglio è la diretta conseguenza, infatti, di un ordine del giorno presentato dalle minoranze (Pd, Lista civica Albatro e Movimento 5 Stelle), in cui, vista la riapertura del reparto fissata al 14 settembre 2015 e poi slittata, si chiedeva di votare l’ordine del giorno per stigmatizzare il comportamento tenuto dall’Azienda ospedaliera e chiedendo la riapertura immediata del reparto.

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