«Una donna di cuore»: Ponteranica
piange Laura, l’educatrice dei disabili

Sul feretro di Laura Coppola Mafessoni - la quarantottenne di Valtesse scomparsa sabato, impegnata nella scuola materna della parrocchia della Ramera a Ponteranica come volontaria nella musicoterapia - i bambini hanno messo tanti disegni colorati che rappresentavano Kung Fu Panda, brevi messaggi d’addio e i loro nomi.

Quando il feretro è uscito dalla chiesa è scattato un commovente applauso: oltre mille le persone che lunedì 18 aprile hanno voluto rendere l’estremo saluto a questa donna, madre di tre ragazzi - Elia, Greta e Nicola - che ha lottato per qualche anno contro un male inesorabile. Laura Coppola Mafessoni abitava a Valtesse, ma trascorreva moltissimo tempo alla Ramera, dove collaborava con la scuola materna e l’oratorio. Laura era educatrice in un centro per disabili psichici, che ieri hanno partecipato al funerale e le hanno dedicato una canzone. Amava anche lo sport, in particolare praticava il Kung Fu.

Il rito funebre nella parrocchiale di Ponteranica Alta è stato presieduto da don Flavio Rosa, parroco della Ramera, e concelebrato tra gli altri dal vicario episcopale monsignor Vittorio Nozza e da don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana bergamasca. All’omelia don Rosa ha ricordato Laura: «Era una persona sempre disponibile, che aveva il dono di saper ascoltare tutti e dare il consiglio giusto. Sapeva dialogare con le persone e riusciva subito a capire la loro profondità d’animo, per lei non c’era distinzione di credo, di ideologie, di partiti, di ceto, a lei bastava il loro pensiero. Ha sempre amato e lottato per la vita, era una combattente e ce l’ha messa tutta per sconfiggere il male che aveva dentro».

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