Uno dei professori licenziati e reintegrato
«Dobbiamo recuperare il tempo perduto»

«È stato come il primo giorno di scuola alle elementari, quando mia madre mi aveva accompagnato tenendomi per mano. Un viaggio verso l’ignoto, perché non sai che cosa ti può toccare, né sai come ti devi comportare. Io non sapevo come avrebbero reagito i miei colleghi e gli studenti e, contemporaneamente, non sapevo come avrei reagito io. Anche se hai una certa età e molta esperienza, in certe situazioni ti senti impreparato».

Invece, è andato tutto bene per Carmelo Nicolosi, 52 anni, professore di chimica catanese che, dopo il reintegro, è potuto tornare a insegnare all’Itis Marconi di Dalmine. Era tra coloro (c’è anche Stefano Rho, il prof della pipì nel cespuglio) licenziati per aver taciuto i precedenti penali (per lui un decreto di condanna a 700 euro e un patteggiamento a 172 euro per mancato versamento di alimenti alla ex) al momento dell’assunzione, nonostante il loro casellario giudiziale risultasse pulito.

Nicolosi ha vinto il ricorso davanti al giudice del lavoro e mercoledì 10 febbraio (quando è arrivata pure la notizia che è stata archiviata anche l’indagine per falso ideologico a suo carico) ha fatto ritorno in classe.

Cosa ho detto? «Niente di speciale, alla fine ho per lo più spiegato come dobbiamo recuperare il tempo perduto, visto che il supplente era arrivato solo nell’ultima settimana».

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