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Salute del cuore: come prevenire le malattie cardiovascolari

Sono la principale causa di morte in tutto il mondo. Il dott. Trani, cardiologo di Habilita Zingonia, spiega i comportamenti da adottare per ridurre i rischi e l’importanza di sottoporsi a una visita cardiologica

Ad oggi sono 18 milioni le persone che muoiono all’anno nel mondo a causa di una malattia cardiovascolare, circa 230.000 in Italia. Ecco perché adottare comportamenti corretti legati alla prevenzione diventa fondamentale e abbiamo chiesto al dott. Vincenzo Trani, Cardiologo di Habilita Zingonia, di illustrarci quali sono i comportamenti virtuosi che possono abbassare il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari: «Per parlare di prevenzione è necessario fare riferimento ai fattori di rischio, ovvero a tutti gli elementi che possono incrementare la possibilità che una persona possa essere vittima di una problematica cardiovascolare. Questi fattori si dividono in “modificabili” e “non modificabili”. I comportamenti che possiamo adottare per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari si possono applicare solo su quelli modificabili».

Quali sono i fattori di rischio modificabili?
«Iniziamo con l’ipertensione arteriosa: l’alta pressione sanguigna può danneggiare le pareti dei vasi e portare a malattie cardiovascolari. Attenzione anche alla dislipidemia, quando i livelli del colesterolo totale e LDL (colesterolo “cattivo”) sono elevati e quando i livelli di HDL (colesterolo “buono”) sono bassi perché possono contribuire all’accumulo di placca nelle arterie. Segnalo anche il diabete che, se non controllato, può danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di malattie. In questo elenco non dimentichiamoci il fumo, l’abuso di alcol, l’obesità e il sovrappeso, l’inattività fisica e un’alimentazione poco salutare. Se sottovalutati, questi aspetti concorrono tutti a incrementare il rischio di malattie cardiache. Sottolineo infine anche lo stress: se diventa cronico può contribuire a pressione alta e a comportamenti poco salutari come il fumo o il consumo eccessivo di alcol, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari».

Come comportarsi quindi?
«Il consiglio è quello di tenere sempre sotto controllo i propri valori, in modo da sapere se c’è qualche aspetto che deve essere migliorato. Inoltre, adottare uno stile di vita salutare è fondamentale se si vuole ridurre il rischio di patologie cardiovascolari. È bene, quindi, svolgere attività fisica per almeno 150 minuti alla settimana, seguire una dieta bilanciata e ricca di frutta e verdura, ridurre il sale e per i fumatori ridurre il numero di sigarette (l’ideale sarebbe smettere). Per tenere sotto controllo lo stress, invece, consiglio sedute di yoga, training autogeno o meditazione».

Ci sono anche altri fattori di rischio?
«Sì, e rientrano nella categoria di quelli non modificabili. In questo caso non possiamo adottare alcun comportamento preventivo. L’età è il primo fattore e il rischio aumenta con l’avanzare degli anni. Riguardo al sesso gli uomini sono più a rischio, ma per le donne il rischio cresce dopo la menopausa. Anche la storia familiare incide: se un parente di primo grado fosse stato vittima di malattie cardiovascolari precoci, il rischio potrebbe essere maggiore. Infine attenzione alla storia clinica personale: se si è già avuto un infarto, un ictus o altri problemi cardiaci, si ha un rischio più elevato di sviluppare altre malattie cardiovascolari».

Quando è consigliabile sottoporsi a una visita cardiologica?
«Se una persona non ha avuto particolari problemi consiglio di iniziare a fare controlli dopo i 50 anni, altrimenti, se sono presenti fattori di rischio, già dai 40 anni. Ci sono poi dei sintomi che potrebbero fungere da campanello d’allarme e per i quali si consiglia una visita di controllo: il dolore al torace, la mancanza di fiato e un battito accelerato o irregolare. Nelle nostre sedi Habilita abbiamo la possibilità di effettuare indagini approfondite e mirate come l’ecografia del cuore (ecocolordoppler cardiaco), Holter cardiaco e pressorio, test da sforzo al ciclo ergometro, ecocolordoppler tronchi sovraortici (Tsa)».

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