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Cambio di stagione e stress ossidativo: un test per misurarlo

Basta qualche goccia di sangue per avere una valutazione globale dello stato di invecchiamento cellulare che può essere migliorato con poche sedute di ozonoterapia

Il cambio di stagione è alle porte e per rafforzare il nostro organismo farmaci e integratori antiossidanti spesso non sono sufficienti: ecco allora che l’ozonoterapia può rivelarsi un ottimo aiuto per combattere lo stress ossidativo e migliorare in modo significativo la sensazione di stanchezza fisica e mentale e potenziare le funzioni del sistema immunitario.
Ma come capire se soffriamo di stress ossidativo? Tramite un semplice test con prelievo di qualche goccia di sangue che consente di misurare lo stress ossidativo: «In tutti gli organismi viventi esiste un delicato equilibrio tra la presenza dei radicali liberi ossidanti e dei sistemi antiossidanti di difesa – spiega il dott. Sergio Clarizia, anestesista e medico del CRF, Centro di Radiologia e Fisioterapia-Poliambulatori di Gorle dove sono più di 100 i pazienti che ogni settimana eseguono il test -. Lo stress ossidativo è il risultato della rottura di questo equilibrio e provoca l’insorgenza di lesioni cellulari. Di fatto lo stress ossidativo è il comune denominatore di ogni patologia cronica e se queste lesioni sono gravi e protratte nel tempo portano ad una accelerazione del naturale processo di invecchiamento e all’insorgenza di numerose malattie».

La valutazione globale dello stress ossidativo

Come sempre la strategia della prevenzione è la migliore, a tutte le età, e per questo è importante intervenire quando si origina il danno cellulare, ovvero quando inizia a manifestarsi lo stress ossidativo che ora è misurabile. «Lo stress ossidativo, essendo una condizione biochimica, non dà luogo a manifestazioni cliniche proprie - conferma Clarizia -. Per questo la valutazione globale dello stress ossidativo è sempre consigliata anche in condizioni di buona salute e, a maggiore ragione, se si è esposti a fattori pro-ossidanti (come stili di vita non corretti, inquinamento ambientale, ecc.) o si è affetti da patologie croniche (come diabete, aterosclerosi, neoplasie, demenza, artrite reumatoide, ecc.) o si è costretti a subire determinati trattamenti (come dialisi, by-pass, trapianto d’organo, pillola, radioterapia, chemioterapia, ecc.). Grazie alla valutazione globale dello stress ossidativo è quindi possibile ottimizzare terapie specifiche e monitorare la reale efficacia di formulazioni antiossidanti, troppo spesso assunte senza che un test ne abbia documentato la reale necessità».

L’ossigeno-ozono: un forte antiossidante

Anche se silente, lo stress ossidativo colpisce soprattutto nei cambi di stagione. Tra i sintomi principali si segnalano infatti l’abbassamento delle difese immunitarie, herpes, invecchiamento cutaneo, difficoltà nel concentrarsi, cefalea, stanchezza, crampi, problemi di natura cardiovascolare e digestiva. «Come detto lo stress ossidativo non si manifesta con campanelli di allarme evidenti, si nasconde dietro i sintomi di tante malattie e può determinare gravi danni alle cellule e ai tessuti - spiega Clarizia -. Solo il medico può interpretare i risultati del test che misura lo stress ossidativo e suggerire la terapia più adatta per abbassare il livello di radicali liberi e potenziare le difese antiossidanti».

Il potenziamento del sistema immunitario

In questi casi la terapia più adatta è l’ossigeno-ozonoterapia – somministrato per via endovenosa - che è in grado di migliorare la sensazione di stanchezza fisica e mentale e potenziare le funzioni del sistema immunitario. « Una volta misurato lo stress ossidativo consigliamo un pacchetto di sei sedute con un monitoraggio continuo - conclude Clarizia -. Di fatto l’ozonoterapia ottimizza il flusso sanguigno e migliora la distribuzione dell’ossigeno ai tessuti favorendo il metabolismo delle cellule. Riducendo lo stress ossidativo, inoltre, svolge un ruolo anti-invecchiamento migliorando la funzionalità dei tessuti e stimolando la produzione di antiossidanti naturali nel corpo. Rafforzando il microcircolo, questa terapia aiuta anche a migliorare la tonicità e l’elasticità della pelle, promuovendo la rigenerazione delle cellule».

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