Cividini pensa
alle donne dell'Africa

Dopo il successo della prima edizione di Fashion for Africa che ha portato alla costruzione di una sartoria in Senegal, l'azienda bergamasca Cividini prosegue il suo legame con il charity coinvolgendo i giovani talenti del Politecnico in due progetti solidali.

Dopo il successo della prima edizione di Fashion for Africa che ha portato alla costruzione di una sartoria in Senegal, l'azienda bergamasca Cividini Cividini prosegue il suo legame con il charity coinvolgendo i giovani talenti del futuro - gli studenti della Scuola di Design del Politecnico di Milano del corso di Laurea in Design della Moda - nella progettazione di una borsa.

La borsa - prevista in 4 esemplari e ideata da Mara Boscaro - è stata realizzata con strisce di vacchetta tagliate a laser e assemblate, parallele tra di loro, su un guscio di morbida nappa con doppie cuciture ad andamento verticale che attraversano da cima a fondo i quadranti e i fianchi.

Le borse saranno messe in vendita dal 17 novembre e fino al 17 dicembre presso la boutique La Tenda in via Solferino a Milano e all'asta su ebay dal 9 al 23 dicembre e l'intero ricavato sarà devoluto a «D come sviluppo. Il futuro della Sierra Leone è donna», progetto a favore del diritto di proprietà e di alfabetizzazione delle donne, nei distretti di Kono, Kailahun, Koinadugu e Western Area.

Un modello sarà anche battuto all'asta per beneficenza da «Christie's» a Milano, nella cornice di Palazzo Visconti, insieme a pezzi unici creati dalle più celebri maison tra cui Vivienne Westwood, Yves Saint Laurent, Laura Biagiotti, Missoni, Tod's e Trussardi. I fondi ricavati dall'asta finanzieranno  sempre i progetti di sviluppo per le donne in Sierra Leone. All'iniziativa, che è in programma lunedì 14 novembre e denominata «Bags for Africa», partecipano con una borsa ideata da Irene Lionetti del Politecnico e realizzata in un unico esemplare in morbida pelle di agnello scamosciata, sottoposta a un trattamento particolare che trattiene e memorizza i segni lasciati dalla manualità dell'artigiano che l'ha cucita.

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