Con Scaglione
«Yes we dress»

Giovanni Scaglione non si fa trovare impreparato. Attento al mercato, ha deciso di offrire la sua maglieria rispondendo alle richieste del pubblico, sfidando la crisi e seguendo l'evolversi dei tempi. Ed è per questo che, vicino alla sua collezione uomo e donna, il bergamasco ha creato una nuova linea dedicata al popolo femminile.

Giovanni Scaglione non si fa trovare impreparato. Attento al mercato, ha deciso di offrire la sua maglieria rispondendo alle richieste del pubblico, sfidando la crisi e seguendo l'evolversi dei tempi. Ed è per questo che, vicino alla sua collezione uomo e donna, il bergamasco ha creato una nuova linea dedicata al popolo femminile, creando un marchio che ha il sapore della sfida e dell'ottimismo.

Si chiama «Yes we dress» e i riferimenti ci sono tutti: «Sì, abbiamo rielaborato lo slogan di Barak Obama "Yes we can", per dare un'impronta positiva a questa capsule che è arrivata ora alla terza collezione - spiega -. Una linea giovane, dinamica, casual e dall'ottima qualità». Questa la peculiarità: solo esclusivamente abiti, una quindicina di capi circa per ogni stagione, e una collezione urbana dal sapore concreto, dal taglio innovativo, ideata con uno spirito nuovo. «Abbiamo pensato alla donna moderna, che lavora, che ha voglia di cambiarsi quotidianamente e che cerca una moda veloce ma sempre contemporanea - continua Scaglione -. L'abito fa al caso suo, sempre diverso, per uno stile pratico, per una moda utile». Per la prossima collezione autunno/inverno, a seguire la capsule c'è una giovane designer bergamasca: 24 anni di Bergamo, Marta Aresi, arriva dal Naba e da esperienze stilistiche vissute tra Milano e Parigi. Da aprile si occupa di maglieria a Longuelo e lo fa con un gusto innovativo e grintoso. Intanto i modelli per la prossima primavera/estate puntano sul colore, sulle fantasie delicate, con attenzione ai volumi e alle forme, privilegiando tagli al ginocchio e vestibilità ampie e pulite. E poi toni sfumati, giochi geometrici con il colore. Marta pensa invece alla collezione invernale tra maglie rasate, colli alti, un ritorno al tricot affiancato da plissettature e combinazioni tricolor, l'uso della lana merinos e del cachemire. Del resto siamo a casa di magliai, vien da dire, e qui con i fili e i loro magici intrecci proprio non si sbaglia.

Fabiana Tinaglia

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