Greenpeace
ripulisce la moda

In occasione della Settimana della Moda di Milano, i clean graffiti di Greenpeace hanno invaso le vie più note dello shopping milanese per lanciare il guanto di sfida della campagna «The Fashion Duel» al mondo dell'Alta moda.

In occasione della Settimana della Moda di Milano, i clean graffiti di Greenpeace hanno invaso le vie più note dello shopping milanese per lanciare il guanto di sfida della campagna «The Fashion Duel» al mondo dell'Alta moda.
Nel corso della notte tra il 18 e il 19 febbraio, una squadra di attivisti di Greenpeace ha costellato i marciapiedi del quadrilatero della moda con le immagini della campagna «The Fashion Duel» e il messaggio «Let's clean up fashion» («chiedi alla moda di ripulirsi»), utilizzando la tecnica dei «clean graffiti» che, rimuovendo lo sporco dalle superfici, crea immagini e messaggi temporanei su strade e marciapiedi.

Quindici le case di moda, undici italiane e quattro francesi, a cui Greenpeace chiede di ripulire le proprie filiere da fenomeni come la deforestazione e le sostanze tossiche adottando politiche di acquisto della pelle e della carta per il packaging a deforestazione zero e l'eliminazione delle sostanze tossiche attraverso un concreto impegno a scarichi zero lungo la propria filiera.

Nella classifica di «The Fashion Duel» le case d'Alta moda sono state valutate in base alla trasparenza delle loro filiere produttive, politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all'inquinamento. Fino ad ora l'unico brand a impegnarsi è stato Valentino Fashion Group. Con una considerazione di Greenpace che non fa una piega: «La moda è troppo bella per costare qualcosa al Pianeta».
Per info www.thefashionduel.com

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