Chanel in una mostra itinerantein giro per il mondo

Su invito di Karl Lagerfeld, venti artisti internazionali hanno collaborato con Chanel per creare «Chanel Mobile Art», una mostra ispirata agli elementi che danno da sempre alla classica borsa Chanel 2.55 la sua identità. Un vero e proprio confronto tra creatività nella moda e nell’arte contemporanea che è esposto in un futuristico padiglione itinerante firmato da Zaha Hadid.

Perchè la 2.55 Chanel si chiama così? La pochette è un evergreen della maison francese, se non addirittura l’emblema, che deve il nome alla data della sua creazione: il febbraio 1955.

Mobile Art è quindi un vero e proprio viaggio, un’esperienza cinematografica suddivisa in otto sequenze e ogni sequenza è realizzata composta da una o più installazioni d’artista, tutti destinati ad essere vissuto all’interno del padiglione mobile dalla forma di concliglia ritorta che dà luogo a una varietà di ambienti scenografici attorno alla sua circonferenza e che sfrutta una particolare tecnologia costruttiva: ogni parte strutturale non supera i 2,25 metri di larghezza per essere facilmente smontata e trasportata.

Gli artisti che hanno partecipato all’installazione sono Nobuyoshi Araki (Giappone), Leandro Erlich (Argentina), Sophie Calle / Soju Tao (Francia / Giappone), Wim Delvoye (Belgio), Pierre & Gilles (Francia) e Yoko Ono.

La prima tappa di Mobile Art è stata a Hong Kong il 12 marzo, poi Tokyo e New York a novembre, per raggiungere ora Londra, Mosca e Parigi, in un tour che si concluderà nel 2010. Vai al sito della mostra

Guarda il video su Youtube(11/11/2008)

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