Covid, la salita dei contagi «spinge» i vaccini

L’ondata Omicron Il «contatore» della Regione: incremento del 57% in una settimana per le quarte dosi. Sorlini, presidente Iml con hub ad Albino e Treviglio: anziani preoccupati, passati da 180 prenotazioni a 500.

La miglior campagna di comunicazione è la realtà dei fatti. A spingere le adesioni alla quarta ondata, ora, è l’effettivo aumento delle infezioni: il virus circola ancora, i numeri dei contagi schizzano e risalgono anche quelli degli ospedali (ma decisamente meno dei contagi, e questo grazie al vaccino): così, gli indecisi adesso si avvicinano alla quarta dose. Lo conferma l’andamento del «contatore» della Regione Lombardia: tra il 2 e l’8 luglio in provincia di Bergamo sono state somministrate 1.317 quarte dosi, contro le 840 della settimana precedente. C’è stato cioè un incremento del 57%, ed è facile aspettarsi che questa tendenza possa mantenersi anche a stretto giro. Nello stesso periodo si sono fatte anche circa 900 dosi contro le 600 della settimana precedente, un terzo in più.

«Gli anziani hanno paura, alla luce degli ultimi dati – spiega Sorlini, storico medico di base della Valle Seriana –, e soprattutto sono al corrente del messaggio delle istituzioni: non aspettate settembre-ottobre se siete fragili, ma vaccinatevi ora»

«Stiamo osservando un netto aumento delle adesioni sulla quarta dose e anche sulla terza», conferma Mario Sorlini, presidente di Iml, la cooperativa dei medici di base che gestisce i centri vaccinali di Albino e Treviglio-Same, e che ha gestito anche l’hub di Mapello al «Continente» (che potrebbe tornare attivo da settembre). La chiave di lettura è chiara: «Gli anziani hanno paura, alla luce degli ultimi dati – spiega Sorlini, storico medico di base della Valle Seriana –, e soprattutto sono al corrente del messaggio delle istituzioni: non aspettate settembre-ottobre se siete fragili, ma vaccinatevi ora. Tanti infatti pensavano di lasciar passare l’estate, magari attendendo ottobre per abbinarla all’antinfluenzale: invece è importante farlo ora, perché i contagi salgono e perché ci si può contagiare anche se si è già fatto una volta il Covid».

Sono dunque di nuovo giorni di lavoro intenso negli hub vaccinali e nelle farmacie, gli altri luoghi dove ci si può vaccinare

L’accelerazione verso la quarta dose – cui al momento possono accedere over 80, 60-79enni con specifiche patologie e immunocompromessi – permette di aumentare una copertura che finora non è stata massiccia: a sabato, secondo i dati della Regione, in Bergamasca risultavano 19.820 cittadini con la quarta dose, grosso modo il 25% della platea potenziale (circa 75mila bergamaschi). Le terze dosi, aperte a tutti i cittadini con almeno 12 anni che abbiano già completato il ciclo vaccinale (cioè prima+seconda dose, o «dose unica» quando prevista), sono 764.225: ha aderito il 77,4% dei bergamaschi over 12.

Sono dunque di nuovo giorni di lavoro intenso negli hub vaccinali e nelle farmacie (gli altri luoghi dove ci si può vaccinare), Sorlini lo sottolinea guardando per esempio alle prenotazioni di sabato: «300 appuntamenti a Treviglio e quasi 200 ad Albino – riepiloga il presidente di Iml –: è un balzo importante, prima viaggiavamo a circa 100 appuntamenti su Treviglio e 80 su Albino. Anche per questo abbiamo messo in campo dei medici in più negli hub».

In vista di quello che si deciderà per l’ampliamento delle quarte dosi a tutti gli over 60, su cui si attendono ancora comunicazioni ufficiali, si pensa comunque già a come affrontare le prossime settimane: «È un lavoro in continua evoluzione: in primavera si pensava di poter chiudere per tutto giugno, luglio e agosto. Poi abbiamo visto che giugno è stato comunque pieno, ora è piena anche l’agenda di luglio garantendo due o tre aperture settimanali – spiega Sorlini –: lavoriamo per garantire l’apertura anche ad agosto, in particolare se ci sarà l’allargamento a tutti gli over 60. Potrebbe esserci qualche problema nel trovare il personale, ma ce la faremo. Si arriva da un anno di campagna tiratissima, soprattutto nel periodo aprile 2021-aprile 2022: è stato un grande impegno per i medici di base, per i pensionati che si sono resi disponibili, per il personale amministrativo e infermieristico, tutte componenti essenziali».

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