Piscine, stagione difficile
«Gli incassi dimezzati»

All’Italcementi limite di 800 ingressi su una capienza di 2.400 E alle restrizioni si aggiungono gli ulteriori costi per le misure di sicurezza

Che i conti difficilmente potessero tornare, era facile da immaginare. Se la capienza viene tagliata fino al 75%, anche i conti avranno un buco, col rischio di fare acqua. E se in fatto di ristoranti o bar ci si può riadattare con i dehors, quando si parla di piscine altra soluzione non c’è. Per questi impianti la stagione è difficile più che mai, pure in un’estate a chilometro zero e con una congiuntura economica che può spingere in molti - soprattutto le famiglie - a cercare il mare in città, ovviamente in vasca.

Il polso della situazione delle piscine bergamasche parla di un giro d’affari in media dimezzato, con punte in alcuni casi ancora più critiche, anche perché alle minori entrate - leggasi i minori ingressi nel parco a bordo vasca - si sommano i maggiori costi dovuti alle misure di sicurezza. «In quest’ ultima settimana si vedono i segnali di una leggera ripresa. Leggerissima - specifica Milvo Ferrandi, consigliere delegato di Bergamo Infrastrutture, la società che gestisce le Piscine Italcementi, il principale impianto della città -. Resta però una stagione molto difficile, con un -50% nelle entrate, mentre i costi sono aumentati, per via delle precauzioni adottate. L’utenza è però soddisfatta del servizio: non si sono mai registrate criticità, tutte le misure sono state recepite senza problemi».

Un dato è emblematico per capire l’impatto delle misure: a fronte di una capienza pre-Covid del parco di 2.400 persone, oggi all’Italcementi possono entrare al massimo 800 persone, cioè un terzo; il picco stagionale di presenze si è registrato il 5 luglio, una domenica, con 703 ingressi.

Spaziando nella provincia, le riflessioni restituiscono un quadro analogo. «La stagione non sta andando bene - rileva Mario Foti, amministratore delle piscine di Stezzano, dove la capienza del parco è scesa a circa 600 persone a fronte di 2.500 posti prima del Covid -: siamo al 70-75% in meno, considerando i maggiori costi di gestione e del personale. Guardando lo storico degli anni, il mese migliore è tradizionalmente luglio, mentre agosto è peggiore, anche perché i bergamaschi tendono ad andare in vacanza in questo periodo: i giochi, insomma, per quest’ estate sono fatti». Lo sguardo si allarga: «In media, gli impianti per via del Covid hanno perdite dai 300 mila al milione di euro; per una struttura sul range di quella di Stezzano, l’impatto è sugli 800-900 mila euro, compreso il “prezzo” del lockdown - commenta Foti -. Peraltro, per come la normativa è a oggi impostata, verosimilmente ci potranno essere problemi anche in autunno, quando si farà l’attività al chiuso e rimarranno limitazioni per gli spogliatoi e gli spazi annessi».

Tra i temi sul tavolo, «ho presentato insieme al Politecnico di Milano un progetto in Regione, ancora in stand-by, per valutare un modello di simulazione che possa stimare il rating di rischio di un impianto, a seconda dei gradi, delle concentrazioni chimiche, delle persone presenti - spiega l’ingegnere -. Ci si aspetta una risposta chiara dalle istituzioni, in particolare a livello regionale e governativo, per avere normative che si basino su fatti concreti, scientifici. Andando avanti così, si rischia il default degli impianti sportivi». «La stagione sta procedendo abbastanza bene, compatibilmente alla situazione che si sta vivendo e ai vincoli della normativa - ragiona Matteo Melzi, amministratore della società privata Acqua 13 delle piscine di Seriate -. Abbiamo dovuto ridurre la capienza massima (da 800 a 500 posti, ndr), e in alcune giornate particolarmente calde abbiamo dovuto chiudere gli ingressi: di base, la risposta dell’utenza è complessivamente positiva, e positivi è stata soprattutto l’esperienza con i Cre. I comportamenti sono in media accorti, c’è il rispetto del distanziamento, dell’uso della mascherina negli spazi chiusi come gli spogliatoi. Riduzione del giro d’affari? Tra il 25 e il 30%: più accentuata a giugno, mentre luglio è andato migliorando». A Seriate, l’autunno porterà una novità: «Per settembre stiamo completando il nuovo impianto coperto - conclude Melzi -. Alla fine dei lavori, manterremo sempre tre tipi di vasche (la 25 metri, la didattica e la fitness, ndr), ammodernate e in particolare con servizi nuovi, a partire dagli spogliatoi».

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