Un bergamasco nella fiction su Dalla Chiesa

Brigate rosse. Grande successo per «Il nostro generale», la serie che si è chiusa su Rai 1 martedì sera. Tra gli interpreti, nel ruolo di Roberto Peci, fratello del terrorista Patrizio, un giovane attore orobico: Gianluca Zaccaria, classe 1994. Una prova convincente. A marzo sarà su Canale 5 nella fiction «Il patriarca» con Claudio Amendola.

Grande successo per «Il nostro generale», la serie su Carlo Alberto Dalla Chiesa. Tra gli interpreti, nel ruolo di Roberto Peci – fratello del brigatista Patrizio – un giovane attore bergamasco: Gianluca Zaccaria, classe 1994. L’ultima puntata della fiction di Rai 1, andata in onda martedì 17, ha battuto la partita di Coppa Italia in onda su Canale 5 e ha vinto gli ascolti della prima serata con 3,6 milioni di telespettatori e il 19% di share. Una conferma che testimonia come ascolti e servizio pubblico di qualità possano coesistere. La fiction, che ricostruisce la lotta al terrorismo compiuta dal generale Dalla Chiesa (interpretato da Sergio Castellitto), è stata vista nelle precedenti tre serate di trasmissione da una media di telespettatori che supera i 3 milioni e mezzo.

False accuse al generale

Il personaggio interpretato da Gianluca Zaccaria appare negli ultimi episodi della serie: Roberto Peci è il fratello di Patrizio Peci, il primo brigatista a pentirsi e collaborare con la giustizia. Per mostrare il pugno duro contro i «traditori» e per infangare Dalla Chiesa con false accuse (come quella di avere spinto lui stesso Patrizio Peci a commettere reati), nel 1981 le Brigate Rosse rapiscono Roberto, giovane operaio non coinvolto nelle attività del fratello, lo sequestrano per 55 giorni e poi lo uccidono a colpi di mitra. L’interrogatorio di Roberto Peci da parte delle Br fu filmato e inviato agli organi di stampa, ma la Rai rifiutò le richieste dei terroristi di trasmettere il filmato. La durata della sua prigionia e le modalità della sua esecuzione coincidono con quelle subite da Aldo Moro. «Quello di Roberto Peci è un ruolo a cui tengo in modo particolare, perché si tratta di una personaggio realmente esistito e la storia dei fratelli Peci va assolutamente raccontata», commenta Zaccaria, che si è formato come attore al Centro sperimentale di cinematografia a Roma, dove è arrivato dopo il diploma al liceo Mascheroni di Bergamo. «Ho scoperto la mia strada negli anni di scuola, grazie a un corso amatoriale di tre ore a settimana del Teatro Prova. È stato bellissimo e ho capito che volevo fare questo nella vita. I miei genitori, che non hanno nulla a che fare con lo spettacolo ma sono appassionati di cinema (papà dentista, mamma casalinga) mi hanno sempre supportato».

Cresciuto fra Torre Boldone e Boccaleone

Cresciuto fra Torre Boldone e Boccaleone, Gianluca Zaccaria vive a Roma, ma torna spesso a Bergamo dove ha tutta la famiglia. Finora ha fatto piccole parti, ma sempre in progetti di una certa qualità, come in «Esterno notte» di Marco Bellocchio. A marzo sarà su Canale 5 nella fiction «Il patriarca» con Claudio Amendola, tratto dalla serie spagnola «Vivere senza permesso». Molto convincente la sua interpretazione nella fiction «Il nostro generale»: equilibrata, credibile e mai sopra le righe, malgrado l’innegabile drammaticità del ruolo. Prodotta da Rai Fiction in coproduzione con Stand by Me, la serie «Il nostro generale» rievoca il «metodo Dalla Chiesa» nelle indagini contro le organizzazioni criminali. L’analisi dei dati di ascolto mostra come la fiction abbia riscosso particolare presa tra i giovani, come sempre meno accade con i programmi della tv generalista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA