Nasce il corso contro i ladri di dati
Engim addestra guardiani informatici

Al via il corso per formare Junior system administrator, specialisti in sicurezza delle reti. Tra i partner anche Aruba: investiamo per far crescere.

Non è un lavoro del futuro, è una professione già del presente. Ma le figure formate mancano: sono poche, mentre la richiesta delle imprese è alta. È per questo che nasce il primo percorso Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) per Junior System Administrator, cioè per formare – e, potenzialmente, assumere – specialisti in sicurezza delle reti e dei sistemi informatici. «Capofila» è l’Engim, insieme ad aziende come Aruba e Easytech e agli istituti superiori «Marconi» di Dalmine e «Paleocapa» in città, in collaborazione con Confindustria, Università di Bergamo, Università di Brescia, Adapt e con l’adesione di altre importanti aziende del territorio.

Partirà il 22 ottobre e si concluderà a luglio 2019, al termine di un percorso di 1.000 ore con forte sinergia con le aziende (400 ore saranno in alternanza all’interno di aziende bergamasche, 80 all’estero), che permetterà di ottenere un titolo riconosciuto e acquisire competenze in un settore – quello dell’informatica – in continua evoluzione. A Bergamo più che mai: non è un caso che il corso abbia come sede principale l’Engim a Brembate Sopra, a pochi passi da Aruba. Interessanti e concreti gli sbocchi lavorativi.

«La formazione professionale è una scelta culturale, politica ed economica votata alla crescita dei ragazzi e al benessere del territorio – è stata l’introduzione di Matteo Rossi, presidente della Provincia, nella conferenza stampa di ieri in via Tasso -. Questo percorso si inserisce in un settore innovativo, dove c’è richiesta e bisogno di personale qualificato». Per Giuseppe Cavallaro, direttore generale di Engim Lombardia, l’obiettivo è «dare compimento alla filiera professionalizzante del settore elettronico e informatico, una necessità che si ravvisa da anni. Questo percorso ha un valore sociale altissimo per il territorio, che va al di là del semplice inserimento lavorativo».

Principale partner è appunto Aruba: «Le persone che lavorano a Ponte San Pietro rispecchiano i valori del territorio, grande affidabilità e capacità. Ma ci siamo anche chiesti come investire per far crescere altri ragazzi – ha raccontato Andrea Lugo, responsabile delle risorse umane di Aurba -. Questo progetto va in una direzione di medio-lungo termine che porterà risultati. La crescita ha colto di sorpresa anche noi, abbiamo bruciato i tempi: pensavamo di avere un terzo dei clienti e che ci servisse la metà del personale. La prospettiva, dunque, è quella di andare ancora oltre».

Non c’è comunque solo Aruba: tra le aziende partner ci sono anche Algra, Bertuletti Marco, Bonduelle Italia, Brain System, Disc, Easytech, Experim, Fonderie Mario Mazzucconi, Lovato Electric, Salf, Teknet, Weelgo. I destinatari del percorso sono i giovani dai 18 ai 29 anni in possesso di diploma, il corso è finanziato dalla Regione con circa centomila euro: agli studenti – selezionati per titoli e attraverso un test di selezione conoscitivo, motivazionale e attitudinale – sarà richiesto un contributo di iscrizione di 190 euro. «La mancanza di figure professionali è una barriera per la crescita di imprese e territorio – ha aggiunto Sara Pavesi, responsabile Education e Innovazione di Confindustria Bergamo -. La sfida è di consentire alle aziende di trovare figure professionali per sostenere la trasformazione digitale». Matteo Colombo di Adapt ha sottolineato come il corso «risponda a fabbisogni emergenti nel territorio». «Il settore informatico è in fortissima crescita – ha rilevato Fabio Finazzi, presidente di Easytech e responsabile scientifico del progetto –, questo corso risponde alle esigenze delle aziende».

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