È già primavera, per una settimana. A Branzi 18 gradi. Boom sulle piste da sci

Meteo Colpa dell’anticiclone, al sud invece freddo e neve. Le piste da sci delle Orobie per adesso tengono con presenze record nei giorni feriali a Valtorta-Bobbio.

Ancora temperature di 8-10 gradi sopra la media, ancora un clima primaverile, quando siamo solo a metà febbraio, neppure troppo lontani dai quei famosi «Giorni della merla» che dovrebbero essere i più rigidi dell’anno. L’inverno mette ancora il freno, un’altra volta, e - spiegano gli esperti meteo - queste pause di caldo saranno sempre più frequenti, proprio in virtù del riscaldamento globale. Dopo le temperature già primaverili registrate lo scorso 4 febbraio (sempre con punte di 18-19 gradi anche nelle valli), ecco mercoledì 15 febbraio (e probabilmente nei prossimi giorni) un’altra giornata decisamente gradevole ma fuori da un contesto invernale: si sono toccati i 17,9 gradi ai 900 metri di quota di Branzi, si sono superati i 18 gradi a Paladina, oppure i 17,7 a Villa d’Ogna, e ai 1.100 metri di Capovalle di Roncobello si è arrivati a 11,7 gradi. Tutto questo mentre, invece, nei giorni scorsi, l’Italia centrale e meridionale era in pieno inverno, con temperature rigide e nevicate fino sull’Etna.

Per il freddo bisognerà aspettare il 23 febbraio

«Una situazione frutto dell’anticiclone presente su tutta l’Europa centro-occidentale - spiega Edoardo Ferrara di 3bmeteo -. alimentato anche in Lombardia dall’aria calda tropicale. Nei giorni scorsi sul bordo destro dell’anticiclone è riuscita invece a scivolare aria fredda dalla Russia e dai Balcani, arrivando sull’Adriatico e in Sicilia. Da qui il freddo e la neve al sud, mentre al nord il clima restava secco e mite. Ma ora anche le temperature stanno aumentando pure al centro e nel sud Italia».

«Causa il riscaldamento globale - continua Ferrara - si assiste a un ripetersi di episodi di caldo durante l’inverno». Con il freddo, invece, sempre più raro. Una situazione di clima mite e senza precipitazioni che dovrebbe proseguire per circa una settimana, fino al 22 e 23 febbraio, quindi il ponte di Carnevale compreso. «Poi l’alta pressione dovrebbe essere sostituita da correnti artiche con temperature in calo - continua Ferrara - e neve anche a basse quote. Ma si tratta di una linea di tendenza ancora tutta da confermare».

Sole e clima mite, per le stazioni sciistiche, hanno una doppia faccia. Sicuramente ottima in vista del ponte di Carnevale, per l’afflusso dei turisti e degli sciatori: dall’altra le alte temperature, a lungo andare, rischiano di mettere in crisi le piste per marzo. Ieri a Foppolo si sono raggiunti i sei gradi. «Abbiamo prodotto molta neve programmata e penso che non avremo problemi sulle piste. Meglio questo sole piuttosto che nebbia e umidità che ci “mangiano” la neve in pista. La gente torna a casa scottata dal sole, ma contenta», aggiunge Massimo Fossati, per Valtorta-Piani di Bobbio. Che in questi giorni ha fatto registrare numeri record, quanto a feriali: 5.000 primi ingressi lunedì, 3.000 martedì e 2.200 mercoledì.

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