Clusone, addio al segretario dei Fanti: trovato morto dopo 10 giorni

La sorella lo cercava, ma i vicini pensavano fosse l’uomo portato in ospedale tempo fa. Martedì 20 luglio la tragica scoperta: era in casa. La salma è stata composta in San Defendente. «Era una persona instancabile».

L’autopompa serbatoio dei Vigili del fuoco che si ferma fuori dalle case popolari di via Sant’Alessandro, nello stesso punto in cui, qualche giorno fa, era arrivata l’ambulanza. Ma su quell’ambulanza non c’era – tragico equivoco – lo stesso uomo per il quale ieri sono intervenuti i pompieri. Erano da poco passate le 18,30 quando l’hanno trovato senza vita nell’appartamento dove abitava da solo. Morto probabilmente da una decina di giorni. Domenico Pegurri, pensionato di 72 anni, si trovava in una stanza al piano superiore della sua casa di via Sant’Alessandro, al civico 64: la morte l’ha probabilmente colto durante il giorno, molti giorni fa, almeno 10. Non l’indifferenza, nemmeno la superficialità ha portato alla tragica scoperta del suo corpo a tanto tempo dal decesso, ma un tragico errore, uno scambio in buona fede che ha portato i vicini di casa a ritenere che quell’uomo portato via dall’ambulanza, in ospedale, qualche giorno fa, fosse senza dubbio Domenico. Invece non era lui: si trattava di un’altra persona.

E così nessuno l’ha cercato, pur non vedendolo in paese, lui che ogni giorno raggiungeva il vicino bar della stazione per una chiacchierata e una sigaretta con gli amici. Anche le finestre dell’appartamento chiuse, nonostante il caldo di questo periodo, non sono state un indizio sufficiente: Domenico era in ospedale, così almeno si pensava, e anche alla sorella Agnese che aveva cercato di mettersi in contatto con lui, così avevano risposto.

Ma quando la ricerca dell’uomo nei vari pronto soccorso e ospedali della Bergamasca ha dato esito negativo, allora l’attenzione dei familiari e amici s’è rivolta alla casa di ringhiera dove abitava. Un conoscente ha cercato ieri di aprire la porta dell’alloggio, chiamando subito i soccorsi.

Sul posto sono arrivate due squadre dei Vigili del fuoco di Clusone con un’Aps e un pick-up. Aperta la porta, il tragico ritrovamento: Domenico non era in ospedale, era sempre stato a casa, portato via da un malore. La notizia della scomparsa ha creato unanime cordoglio in città. Pegurri, che aveva lavorato come cameriere e da anni era in pensione, era molto conosciuto in alta Valle Seriana: segretario della sezione dei Fanti di Clusone «che ha seguito da sempre: manteneva i rapporti tra i soci, recapitava il giornalino, era una cara persona instancabile – lo ricorda il presidente dei Fanti, Paolo Confalonieri –. Questa era la sua missione: con largo anticipo organizzava la festa di San Martino, nostro patrono, già d’estate contattando i ristoratori, preparando i premi delle sottoscrizioni. Era una persona dinamica e, raggiungendo i soci casa per casa, ci aggiornava anche sulle loro condizioni di salute».

La salma di Pegurri, che lascia la sorella Agnese, è composta nella chiesetta di San Defendente. I funerali dovrebbero essere celebrati domani pomeriggio.

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