Pensionato pusher con la cocaina
«Mi servono soldi per il funerale»

«Mi avevano detto che avevo una malattia grave e mi è venuto il pensiero di trovare un modo per guadagnare un po’ di soldi e lasciarli in eredità ai familiari. Anche solo per le spese del funerale».

Si è giustificato così ieri mattina in direttissima il sessantunenne di Rovetta finito in manette sabato mattina con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di cocaina: assistito dall’avvocato Fabrizio Manzari ha ammesso la sua responsabilità, fornendo anche questa singolare motivazione. «A un certo punto comunque sono guarito – ha precisato il pensionato, incensurato –. Mi sono detto che avrei finito di vendere la droga che mi era rimasta e poi avrei smesso».

La vicenda comincia sabato mattina, quando i carabinieri di Clusone, messi sulle tracce dell’uomo da alcune fonti confidenziali, lo hanno intercettato a Onore; da lì lo hanno seguito con cautela fino a raggiungere Rovetta, evitando tutte le strade principali. A un certo punto i militari hanno deciso di fermarlo, proprio a Rovetta, per una verifica: il 61enne ha quasi subito ammesso di avere due dosi di cocaina addosso e altre cinque in un tubetto di plastica nel cruscotto.

Aveva anche 255 euro: «Li ho guadagnati stamattina vendendo la droga», ha spiegato ai carabinieri. A casa sua, in una legnaia, hanno poi scoperto un sasso da 6 grammi di cocaina e circa 1600 euro in contanti. A quel punto è stato arrestato e, ieri mattina, processato per direttissima. L’arresto è stato convalidato senza misure cautelari, il processo aggiornato al 18 gennaio.n 

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