L’integrazione nella comunità favorendo le relazioni sociali

MIGRANTI. A Bergamo «Community matching», il programma dell’Unhcr per l’incontrofra rifugiati e volontari: già 10 abbinamenti e altri 20 candidati. Si cercano nuove adesioni

Costruire relazioni per favorire l’integrazione. È questo il cuore del programma «Community matching» avviato nel 2021 da Unhcr (Agenzia dell’Onu per i rifugiati) insieme a Ciac e Refugees Welcome che quest’anno è sbarcato anche a Bergamo. Un progetto che mira alla costruzione di relazioni sociali tra persone rifugiate e volontari, che vivano nello stesso territorio e che possano affiancare i primi nel proprio percorso di inserimento nella comunità. Il meccanismo è semplice: rifugiati e volontari possono candidarsi attraverso un apposito portale (www.buddy.unhcr.it), segnalando le proprie disponibilità e motivazioni; i candidati vengono poi contattati da operatori formati, che una volta valutate le aspettative combinano il match incrociando le caratteristiche personali sia del rifugiato che del volontario così da affiancare persone che possano trovarsi bene insieme.

Le esperienze avviate

«Attualmente sul territorio bergamasco abbiamo già avviato 10 match, abbinando le persone in base ad elementi comuni come l’età, l’appartenenza territoriale o gli interessi», racconta l’operatrice di riferimento per Bergamo Alice Bendotti. Tra le esperienze che hanno già preso il via c’è quello di una donna ucraina e una signora di Monasterolo di età compresa tra i 55 e i 60 anni: «Abbiamo pensato di abbinarle per via dell’età. L’incontro tra le due ha funzionato e ha dimostrato che anche l’ostacolo linguistico può essere facilmente superato: la donna ucraina da tempo usa il traduttore, l’altra per trent’anni ha fatto l’insegnante e di fronte alla difficoltà della lingua ha avuto un approccio di accoglienza. Sono uscite dal primo incontro con la signora ucraina che ha invitato la sua buddy a bere un caffè». Compito del buddy è quello di aiutare il rifugiato ad ampliare la propria rete sociale, a conoscere meglio il territorio, a migliorare l’italiano.

A livello nazionale il progetto ha già realizzato 538 match, di cui più di 120 con persone ucraine; questo ha influenzato anche la componente di genere: rispetto ad altri percorsi che vedono una partecipazione in prevalenza maschile, in questo caso il 50% dei partecipanti è di genere femminile. «A Bergamo il progetto ha preso il via da poco, ma conta già più di 20 candidature tra buddy rifugiati e buddy volontari, di età, nazionalità e genere molto vari - spiega Bendotti -. Non è sempre un’esperienza facile, ma il bello è che non c’è giudizio o aspettativa di come le cose possano andare. Ci si prova e ci si mette in gioco, comunicando con tutti i metodi possibili». E sempre accompagnati dall’operatore: a tutti i volontari viene offerto supporto da parte dell’équipe, oltre che la possibilità di partecipare a focus group di approfondimento e a momenti di formazione.

Sul territorio bergamasco ora si cercano nuovi volontari disponibili ad entrare a far parte del progetto e ad affiancare i rifugiati nel proprio percorso di vita. Per far conoscere ai cittadini questa opportunità «Community matching», in collaborazione con Solco Città Aperta e Cooperativa Ruah, organizza due incontri di formazione a ingresso gratuito: giovedì 14 settembre si parlerà di «Protezione internazionale tra inclusione ed esclusione» con Nicola Brambilla, esperto in diritto dell’immigrazione; giovedì 21 settembre la project manager Chiara Marchetti tratterà il tema «Coesione sociale e legami interculturali».

I percorsi di inclusione

«Nel primo incontro parleremo non solo di protezione internazionale, ma anche della migrazione a Bergamo - sottolinea Bendotti -. Nel secondo approfondiremo cosa significa promuovere percorsi di inclusione e cosa vuol dire essere un buddy. Il percorso è aperto sia a chi si è già candidato, sia a chi è interessato a capirne di più». Entrambi gli appuntamenti si terranno al primo piano di Daste (Bergamo, via Daste e Spalenga 13) dalle 18,30 alle 20. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione. Per maggiori informazioni e per iscrizioni scrivere a [email protected].

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