CRV - Quinta commissione - Non autosufficienza, ok al piano riparto 2021

(Arv) Venezia 10 nov. 2021 – La commissione sanità del Consiglio veneto, presieduta da Sonia Brescacin (lista Zaia), ha espresso parere favorevole al riparto 2021 delle risorse finanziarie nazionali e regionale per l’assistenza alle persone non autosufficienti. I rappresentanti delle opposizioni (Pd, M5S e Europa Verde) si sono astenuti. La commissione, alla presenza dell’assessore alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin, ha analizzato le diverse voci di ripartizione del fondo, tra servizi di assistenza residenziale, semiresidenziale, domiciliare ed individuale, in relazione ai diversi profili di non autosufficienza.

Il totale del finanziamento per gli impieghi programmati in Veneto per la non autosufficienza nel 2021 ammonta a € 815.862.110, quasi 11 milioni di euro in più rispetto al finanziamento 2020. La quota più rilevante del fondo, pari a € 529.485.71 (in aumento di 7 mln rispetto al 2020), è destinato all’assistenza in regime residenziale a favore di persone non autosufficienti; seguono, con € 72.663.000, le risorse per l’assistenza in regime residenziale alle persone con disabilità; € 97.819.700 per i Ceod e le strutture semiresidenziali per le persone con disabilità (1,5 mln in più rispetto all’anno precedente); € 109.051.500 per gli assegni di assistenza domiciliare a persone con disabilità e non autosufficienti (1 mln in più rispetto al 2020); € 1.950.000 per il concorso della Regione alla copertura delle rette di residenzialità in strutture sociosanitarie a favore di persone non autosufficienti parzialmente esenti dalla compartecipazione; € 832.200 per i ricoveri temporanei di sollievo finalizzati al sostegno delle famiglie impegnate nell’assistenza a congiunti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA); € 700.000 relativi alle quote di rilievo sanitario di media intensità per disabili ultra sessantacinquenni provenienti da altre Ulss e accolti nelle strutture residenziali in data anteriore all’1/1/2004; € 3.360.000 per progetti di vita indipendente (1,6 mln in più rispetto all’anno precedente); € 5.500.000,00 per l’erogazione del servizio di telesoccorso-telecontrollo a circa 23 mila anziani nel territorio regionale. Infine la Regione riserva 11,5 milioni di euro dell’ammontare complessivo del fondo per la non autosufficienza al rispetto delle prescrizioni di razionalizzazione e contenimento delle spese del Servizio sanitario nazionale (spending review).

“Le risorse finanziarie programmate per la non autosufficienza sono complessivamente aumentate nell’arco degli ultimi sei anni di circa 80 milioni di euro- ha fatto notare l’assessore Lanzarin - con un grande investimento della Regione soprattutto nell’assistenza residenziale agli anziani e nel riequilibrio delle impegnative tra le diverse Ulss con un incremento di 2500 quote, che portano a oltre 28 mila i posti autorizzati nelle RSA”.

“Il sensibile incremento delle risorse destinate alla non autosufficienza – ha sottolineato la presidente Brescacin – testimonia l’attenzione della Regione verso uno dei bisogni emergenziali della società veneta, legato all’andamento demografico e al prolungamento delle aspettative di vita. I bisogni e le necessità degli anziani e delle famiglie, specie in questo periodo segnato dalla pandemia, possono trovare risposta nelle strutture residenziali che tuttavia sono in difficoltà anche a causa della grave carenza di personale. Su questo aspetto dovremo continuare a lavorare, sia sotto il profilo formativo che su quello organizzativo e contrattuale”.

La commissione ha inoltre espresso parere favorevole – con l’astensione delle opposizioni – al provvedimento di variazione del bilancio di previsione 2022-23 della Regione che, tra le varie voci, destina 6.8 milioni di ulteriori finanziamenti alle prestazioni extraLea garantite dal sistema sanitario regionale. Sulla manovra complessiva di bilancio 2022 la commissione ha espresso parere positivo per i capitoli di competenza, con l’astensione del Pd e il voto contrario di Cristina Guarda (Europa Verde).

La commissione ha infine individuato i criteri per l’anno corrente da utilizzare per la valutazione dei direttori generali delle aziende e istituti del servizio sanitario regionale, ai sensi della L.R. n. 56/1994. Gli obiettivi indicati dalla commissione (che ha a disposizione 20 punti sui 100 complessivi) risentono dell’impatto della pandemia e comprendono, oltre alla gestione dell’emergenza Covid, l’adeguamento e l’attuazione del piano sociosanitario, il rispetto della programmazione regionale, la realizzazione delle strutture intermedie e delle case di comunità, con particolare attenzione e priorità – su proposta del capogruppo della Lega Giuseppe Pan e della consigliera di Forza Italia Elisa Venturini votata all’unanimità - alla riduzione delle liste di attesa nelle Ulss nel secondo semestre dell’anno.

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