Fondo Garanzia prima casa, Nesci (Udicon): “Se stop erogazione, a rischio il futuro dei giovani”.

“Il rialzo dei tassi di interesse sui mutui garantiti può seriamente compromettere l’accesso da parte degli under36 al ‘Fondo prima casa’. Avevamo già sollevato il problema un mese fa, ma permangono ancora molte criticità sul tema, con una conseguente grave contrazione dell’offerta a discapito dei giovani consumatori e delle loro famiglie”. Così in una nota Denis Nesci, presidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori).

Il “Fondo prima casa” prevede agevolazioni per i giovani under 36 ma, a causa delle oscillazioni dei tassi di interesse registrate in questo periodo, gli istituti di credito non sarebbero più nelle condizioni di elaborare prodotti finanziari in grado di rispettare i parametri normativi di cui al dl Sostegni-bis. Il motivo principale sarebbe dovuto al tasso effettivo globale medio (TEGM) calcolato sulla base dei tassi riferiti al periodo ottobre-dicembre 2021, quando le condizioni di accesso al credito erano nettamente più basse.

“In assenza di interventi normativi, se il trend attuale dei tassi di interesse dovesse essere confermato, assisteremmo ad un blocco delle offerte di mutui garantiti dal "Fondo prima casa" e ad un danno significativo del mercato immobiliare”, continua Nesci.   
“Il fatto che sui mutui ai giovani si navighi a vista deve suonare come un campanello d’allarme. Non possiamo sottovalutare il pericolo di uno tsunami economico, il "Fondo prima casa" deve restare operativo. Come Associazione che tutela i diritti dei consumatori continueremo a vigilare per scongiurare il blocco dell’erogazione dei mutui fissi o condotte ostruzionistiche che possano danneggiare i cittadini", conclude il presidente di Udicon.

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