Piano Scuola 4.0: l'appello di Claudio Naddeo, presidente provinciale dell'ANP

Scadenze più ampie, percorsi definiti e un grande impulso alla fase attuativa del progetto. Sono queste le urgenze manifestate relativamente al Piano Scuola 4.0, rilanciate dal presidente della sezione salernitana dell’Associazione Nazionale Presidi, Claudio Naddeo che, assieme alla startup Itaca – che si occupa proprio della realizzazione e fornitura di strumenti e prodotti di realtà virtuale - ha deciso di rivolgere un accorato appello al Governo e al Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Secondo i tempi previsti dal Piano – che assegna alle scuole 1,7 miliardi di euro per introdurre l’innovazione negli ambienti di apprendimento – entro giugno 2023 le scuole dovranno individuare i fornitori di servizi e device per la realizzazione del piano. Un lavoro che le scuole, e di conseguenza i fornitori, stanno portando avanti da mesi allo scopo di farsi trovare pronti. Nelle ultime settimane, però, si è spesso vociferato di una possibile proroga, al 31 luglio, di tale scadenza.

L’appello di Claudio Naddeo è rivolto alle istituzioni affinché sia fatta chiarezza sui prossimi step. “Dal confronto costante che ho con i colleghi del territorio e non solo, emerge una necessità univoca: quella di avere indicazioni certe e chiare relativamente ai prossimi milestone che riguardano l’attuazione del Piano Scuola 4.0 – spiega il presidente di Anp Salerno - C’è da sbrigarsi perché le scuole, pur tra mille scadenze e difficoltà, stanno facendo uno sforzo enorme per cogliere la sfida del rinnovamento della scuola; al momento permangono dubbi su alcuni punti che rischiano di ostacolare le fasi di progettazione e gestione dei piani che ciascuna istituzione scolastica ha pianificato e a cui ha lavorato. In qualità di Presidente provinciale ANP ho organizzato il 5 giugno scorso un incontro in cui sono stati coinvolti Dirigenti dell’intera provincia di Salerno, i Dsga, i Presidenti dei Consigli di Istituto delle scuole e anche una rappresentanza degli studenti, proprio nell’ottica del coinvolgimento più ampio possibile di tutte le componenti della scuola e nella convinzione che sarebbe imperdonabile trovarsi in una condizione di ritardo, non dovuto a noi, che rischia di vanificare o comunque impattare negativamente sull’efficacia di un programma così ambizioso per proiettare la scuola italiana nel futuro. Lo dobbiamo agli sforzi fatti fino ad ora, alle risorse economiche importanti che ci sono state messe a disposizione, soprattutto lo dobbiamo agli studenti e alla qualità di apprendimento che siamo chiamati a garantire loro”.

Imma Stizzo, founder della start up Itaca: “Le incertezze di queste settimane pesano anche sulla filiera che si è creata intorno al Piano Scuola 4.0, con una oggettiva difficoltà per chi ha  investito in questo settore. Stiamo lavorando da più di un anno su un progetto condiviso con dirigente e docenti al fine di proporre agli studenti un’esperienza didattica all’altezza delle aspettative del Piano. Per tutti noi si tratta di un passo importante in termini di trasformazione culturale d’impresa, anche noi abbiamo bisogno di linee guida chiare che ci consentano di determinare questo cambiamento”.

Itaca (Pontecagnano, Salerno – Campania), è la start up  innovativa di FMTS Group che lavora alla progettazione e realizzazione di prodotti formativi innovativi, grazie all’utilizzo della realtà virtuale, della realtà aumentata e della mixed reality con il supporto di un team di docenti di diverse scuole italiane. L’obiettivo è attingere ai punti di forza della didattica tradizionale e integrarli ai nuovi processi d’insegnamento ed apprendimento previsti dal Piano Scuola 4.0 con l’uso di visori e joystick di ultima generazione.

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