Eclissi solari 'on demand' con la nuova missione Proba-3

Mentre milioni di persone si preparano a osservare l'eclissi totale di Sole dal Nord America il prossimo 8 aprile, l'Agenzia Spaziale Europea si prepara invece a creare eclissi solari artificiali 'on demand', grazie alla missione Proba-3: i protagonisti saranno due satelliti che voleranno in formazione con una precisione millimetrica in modo che un veicolo possa proiettare un'ombra sull'altro oscurando il disco solare.

Alcune parti dell'hardware verranno testate proprio durante l'eclissi di lunedì, mentre i due satelliti sono già in fase di integrazione finale in Belgio. Il lancio è previsto a settembre dall'India con un lanciatore Pslv (Polar Satellite Launch Vehicle). Proba-3 è la prima missione al mondo a prevedere un volo di precisione in formazione: i suoi due satelliti voleranno insieme, mantenendo una configurazione fissa come se fossero un’unica grande struttura rigida nello spazio, per dimostrare le tecnologie di volo in formazione e di rendezvous. La missione dimostrerà la formazione in volo nel contesto di un esperimento scientifico su larga scala.

Manovrando con precisione millimetrica, un veicolo spaziale Proba-3 si allineerà di fronte all’altro, a 144 metri di distanza, per proiettare la sua ombra con precisione sull’altro. L’ombra del primo veicolo spaziale coprirà il disco del Sole in modo da rendere visibile la parte più esterna della sua atmosfera, la cosiddetta corona solare, che da decenni interroga gli scienziati non solo per la sua temperatura (molto più calda rispetto alla superficie del Sole) ma anche per i suoi effetti sul meteo spaziale. Sulla Terra, i ricercatori devono viaggiare per il mondo per poter dare uno sguardo fugace alla corona solare, visibile soltanto per pochi minuti durante le eclissi totali di Sole.

Tuttavia, grazie alle nuove tecnologie applicate a Proba-3, la missione sarà in grado di creare eclissi solari su richiesta. Gli strumenti di Proba-3 scruteranno il bordo solare più da vicino di quanto sia stato possibile in precedenza nello spazio, per un massimo di sei ore durante ogni orbita di circa 19 ore intorno alla Terra.

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