Il Nobel per la Medicina all'archeologo dell'evoluzione umana

Il Nobel per la Medicina 2022 è stato assegnato esclusivamente allo svedese Svante Paabo, 67 anni, per le sue scoperte sul genoma degli ominidi . Nato il 20 aprile 1955 a Stoccolma, Paabo può essereconsiderato una sorta di archeologo del Dna. Ha, infatti, aperto un nuovo campo di ricerca, la paleogenomica .

A Pääbo viene riconosciuto il merito di avere affrontato con nuove armi una delle più grandi sfide scientifiche contempoeanee. E’ stato infatti il primo a portare la genetica in un campo come la paleontologia, che fino ad allora si era basata sullo studio di fossili o antichissimi manufatti. Grazie alle nuove tecnologie genetiche, Pääbo è stato fra i pionieri dell’estrazione del Dna dai fossili e della sua analisi . Le ricerche che ha coordinato hanno gettato una nuova luce sull’evoluzione umana, fino a rivoluzionarne completamente lo studio.

Il Nobel 40 anni dopo quello al padre Bergstrom
Il neo vincitore del premio Nobel per la medicina, Svante Pääbo, è a sua volta figlio di un altro Nobel per la medicina: suo padre, il biochimico Sune Karl Bergstrom, è stato infatti insignito dello stesso riconoscimento esattamente 40 anni fa, nel 1982, per i suoi studi sulle prostaglandine (insieme a Bengt I. Samuelsson e John R. Vane). Svante Paabo non porta il cognome del padre, bensì quello della madre (la chimica estone Karin Paabo), perché frutto di una relazione extraconiugale.

Lincei, premio 'meritatissimo'
E' un premio "meritatissimo" Il Nobel per la Medicina  al fondatore della paleogenetica, lo svedese Svante Pääbo:  è il commento del presidente dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, e del vicepresidente Giorgio Parisi al riconoscimento, che per due anni consecutivi viene assegnato a un socio dell'Accademia. Lo scorso anno, infatti, Parisi era stato premiato per la Fisica.

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