Nuovo chip ispirato ai neuroni mette il turbo all'IA

Si chiama NeuRRAM il nuovo chip ispirato ai neuroni che promette di mettere il turboall'intelligenza artificiale: piccolo e versatile, consuma meno energia dei chip convenzionali ed esegue calcoli accurati direttamente in memoria, senza bisogno di appoggiarsi a un cloud esterno, offrendo così una più ampia gamma di applicazioni e una migliore protezione dei dati sensibili. In futuro potrebbe essere usato in molti dispositivi, dagli orologi smart ai visori per la realtà virtuale, dai sensori per l'industria 4.0 ai rover per l'esplorazione spaziale. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature da un team internazionale di ricerca guidato dall'Università della California a San Diego.

L'elaborazione dei dati nell'intelligenza artificiale è molto complessa ed energivora: le sue applicazioni nei dispositivi richiedono di solito il trasferimento dei dati verso il cloud, dove vengono analizzati e processati dall'intelligenza artificiale per produrre risultati che vengono poi inviati al dispositivo.

“E’ come fare il pendolare stando fuori casa otto ore per lavorarne appena due”, spiega il ricercatore Weier Wan. Questo accade perché i device a batteria hanno poca energia da dedicare all'elaborazione dei dati. Riducendo i consumi, il chip NeuRRAM può dunque aprire la strada a dispositivi più intelligenti, affidabili e accurati tanto quanto i tradizionali chip digitali. NeuRRAM è molto versatile e può supportare diversi tipi di reti neurali: per questo può essere usato per numerose applicazioni, come la ricostruzione delle immagini e il riconoscimento vocale.

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