Ringiovanito il sistema immunitario di topi anziani

E’ stato ringiovanito il sistema immunitario di topi anziani grazie a una terapia a base di anticorpi diretti contro le cellule staminali del sangue, che durante l’invecchiamento si modificano. A sviluppare la tecnica, descritta sulla rivista Nature, è stato il gruppo di ricerca coordinato da Irving Weissman, dell’Università americana di Stanford, ma prima di determinare se questo approccio possa essere usato anche nell’uomo serviranno studi preclinici e clinici. Una delle caratteristiche del sistema immunitario associate all’invecchiamento è un cambiamento del comportamento delle cosiddette cellule staminali ematopoietiche (Hsc), che danno origine a tutti i tipi di cellule del sangue, compresi i globuli bianchi.

Finché si è giovani le Hsc producono in modo equilibrato sia le cosiddette cellule linfoidi che le mieloidi, due tipologie distinte di globuli bianchi, ma con l’avanzare dell’età si osserva un cambiamento: c’è uno sbilanciamento verso la produzione di mieloidi. Proprio questa maggiore quantità di mieloidi sarebbe alla base di due elementi visibili con l’invecchiamento, come maggiori infiammazioni e una ridotta immunità adattativa, ossia le risposte specifiche che si attivano contro nuovi patogeni. Per comprendere meglio il fenomeno i ricercatori americani hanno sviluppato anticorpi che, nei topi, sono in grado di colpire in modo selettivo le Hsc invecchiate, portando così a un nuovo bilanciamento tra linfoidi e mieloidi e ripristinardo l’equilibrio presente nei giovani.

Questa terapia ha portato nei topi anziani una migliore risposta alle infezioni virali eha ridotto le infiammazioni, così che sono di fatto ringiovaniti. Ma i cambiamenti degli equilibri tra i due tipi di linfociti, avvertono gli stessi ricercatori, potrebbero essere connessi anche ad altri aspetti, ad esempio l’aumento di linfoidi con l'età potrebbe aumentare lo sviluppo di tumori, in particolare la leucemia. Possibili future terapie di ringiovanimento del sistema immunitario, dunque, richiederanno studi approfonditi sia in fase preclinica che clinica.

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