Trovati difetti genetici nei bambini con forme gravi di Covid-19

Trovati difetti genetici legati alla risposta immunitaria nei bambini che sviluppano forme gravi di Covid-19, che causano un’eccessiva reazione infiammatoria: la scoperta arriva da un grande studio internazionale pubblicato sulla rivista Science e guidato dalla Rockefeller University di New York. Alla ricerca hanno partecipato l’Ospedale dei Bambini Buzzi e l’Università di Milano. I risultati indicano, quindi, che le forme più gravi di Covid-19 nei bambini potrebbero essere dovute soprattutto a particolari varianti di alcuni geni, che aprono la strada alla possibilità di sviluppare percorsi di cura personalizzati.

Dall’inizio della pandemia, solo lo 0,6% dei bambini con infezione da Sars-CoV-2 ha sviluppato una forte reazione infiammatoria che provoca una malattia più grave. Per capire il motivo di questa risposta così diversa, i ricercatori guidati da Danyel Lee hanno sequenziato tutta quella parte del Dna che porta le istruzioni per produrre proteine, cercando difetti congeniti che spiegassero i bambini ammalati in modo grave ma che prima di contrarre l’infezione risultavano sani.

I primi risultati ottenuti studiando un ampio campione di bambini hanno permesso di identificare alcune varianti genetiche collegate a tre geni, OAS1, OAS2 e RNASEL, che sono implicati nella risposta immunitaria e che sarebbero responsabili della reazione infiammatoria. “I prossimi passi della ricerca prevedono ulteriori studi per definire nuove varianti responsabili di forme gravi di malattia”, afferma uno degli autori della ricerca, Vincenzo Zuccotti, di Università di Milano e Ospedali Buzzi.“In questo modo - osserva - si potranno definire percorsi di cura personalizzati”.

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