Paladina diventa Barattopoli
Scambi e giochi: è festa d'autunno

Non si permuteranno azioni di borsa fissando con sguardo cupido i numeri sui display. Non è la Wall Street newyorkese e neppure la trafficata Kabutocho di Tokyo. Siamo a Paladina, nella scenografia tutta «local» di piazza Italia e piazza Vittorio Veneto. E gli affaristi che si presenteranno domenica durante la fortunata «Festa d'Autunno» non sfoggeranno Ipod e Ipad d'alta finanza, bensì pile di fumetti, verticalizzazioni di figurine, scorte di libri, giocattoli, strumenti musicali e amenità trendy cercando tra i «colleghi» scambi equi e opportuni. È l'universo di Barattopoli, che si accende dalle 14.30.

Basta un tavolino da pic-nic oppure una tovaglia sottratta al corredo di mamma poggiata a terra. Superfici dove esporre la propria mercanzia e iniziare la sarabanda di contrattazioni verbali. Un fumetto dell'Uomo Ragno vale lo scudetto Panini del Verona del 1984? Oppure l'edizione di Pinocchio pubblicata da Felice Paggi può compensare il vinile di Grazie dei fior di Nilla Pizzi al primo festival di Sanremo? Domande dal retrogusto amletico che trovano una possibile risposta nell'utilità marginale (concetto cardine della teoria neoclassica del valore in economia) di cui un bene si riveste ai nostri sguardi.

Per intenderci: se la foto di Franco Causio al debutto nella Juve per i fan è un reperto da «mission impossible», per altri (interisti o patiti della Foppa) vale quanto un caffè ormai freddo al bancone del bar. Accanto a Barattopoli l'amministrazione comunale ha programmato un treno di iniziative: il Ludobus dei giochi, i balli della tradizione popolare, le dimostrazioni di arte marziale e l'abbuffata di castagne annaffiate da vin brulè grazie al gruppo locale degli alpini.

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