A Gazzaniga
il «Museo dello Sci»

«Lo sci ieri e oggi». È la scritta che campeggia all'ingresso delle sale che ospitano, presso le scuole elementari di via Dante a Gazzaniga, il neonato Museo dello Sci.

«Lo sci ieri e oggi». È la scritta che campeggia all'ingresso delle sale che ospitano, presso le scuole elementari di via Dante a Gazzaniga, il neonato Museo dello Sci. L'esposizione, realizzata grazie alla collaborazione fra la locale sottosezione Cai e il Comune, propone un centinaio di paia di sci storici e attuali, frutto della competente passione di Arnaldo Gusmini.

Una collezione che abbraccia non soltanto lo scia alpino, ma anche le specialità nordiche e lo sci alpinismo, nata in oltre trent'anni di attività al seguito del circo bianco, quale tecnico di una nota casa produttrice. Il Museo di Gazzaniga mostra l'evoluzione dell'attrezzo in oltre un secolo, segnalando la ricerca di innovazione e prestazioni attraverso forme e materiali. Ciascun esemplare è corredato di una specifica fascetta che riporta l'originale proprietario.

Fra tanti compagni d'avventura di vecchia data, spiccano i nomi celebri (con tanto di punzone ufficiale applicato nelle prove internazionali) dell'austriaco Fritz Strolz e Max Blardone e quello del campione di Orezzo Efrem Merelli, tricolore in slalom negli anni '80. A fianco del sindaco Guido Valoti, per il taglio del nastro, c'erano il presidente del CAI Bergamo, Piermario Marcolin e numerosi campioni e appassionati di ieri e di oggi. Presenti anche il campione dello sci alpinismo Pietro Lanfranchi ed Elena Matous Radici, vedova del compianto Fausto. Gli sci da lui utilizzati negli anni della Valanga Azzurra sono esposti al Museo, così come quelli di Mario Merelli, morto lo scorso gennaio nel tragico incidente sul Pizzo Scais. Era presente il fratello Dino.

«Sono felice per questa collocazione della mia collezione – ha sottolineato Arnaldo Gusmini – perché consente ai ragazzi di ammirare quotidinamente un elemento che ha fatto la storia della nostra valle, non soltanto a livello sportivo». Per incentivare l'aspetto didattico dell'esposizione, coordinata da Giordano Santini vicepresidente del CAI Gazzaniga, ci sono pannelli che illustrano la sequenza costruttiva di uno sci in legno e una copia di un paio di sci risalenti al 4500 avanti Cristo, ritrovati in Lapponia.

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