Dal Sud Italia fino al Trentino
Il 20 settembre si munge a mano

Mungitori, vacche di ogni razza, la sfida a chi riuscirà ad avere più latte in due minuti, il confronto e l’incontro tra allevatori italiani – e qualcuno dall’estero – stanno facendo il giro dei media di mezza Italia, agenzie di stampa comprese. Segno dell’originalità della manifestazione che vuole veicolare anche il messaggio di un’agricoltura sana e sostenibile, di un’agricoltura slow, che non può essere fatta solo di mangimi e allevamenti intensivi.

Ma il campionato, che vedrà rappresentata buona parte della zootecnica italiana grazie a mungitori di una decina di regioni (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino e Alto Adige, Emilia Romagna, Liguria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia), si sta dimostrando, ancor prima del 20 settembre, una vetrina importante per la Valle Brembana, la terra che ospiterà l’evento. Ne parla, per esempio, in una pagina, la «Gazzetta della Mezzogiorno», in un’intervista al ventisettenne foggiano Mario Vocale che, con la sua vacca «del cuore», di razza podolica, percorrerà 800 chilometri per raggiungere Lenna e partecipare alla grande sfida. Ne parlano media online dalla Val d’Aosta al Trentino fino alla Svizzera (Ticinoonline), e radio e tv nazionali sono attese il giorno della gara.

Quest’anno l’evento sarà preceduto da una grande festa dedicata alla biodiversità orobica, ovvero le razze e i prodotti della natura che caratterizzano la nostra terra: la vacca di razza Bruna alpina originale e la Capra orobica (per entrambe si sono costituite nei mesi scorsi due associazioni che riuniscono gli allevatori) ma anche i mais autoctoni della provincia di Bergamo: ci saranno convegni, laboratori, dimostrazioni di mungitura, stand, degustazioni e verranno annunciate importanti novità nella ricerca della biodiversità orobica.