Clusone, un caldo bilancio
per i vigili del fuoco

Anno rovente il 2015 per il distaccamento dei vigili del fuoco del distaccamento di Clusone, che ha registrato 315 uscite, 17 in più rispetto all’anno precedente.

In pole position gli interventi (130) per gli incendi di canne fumarie, di tetti, di abitazioni, di insediamenti artigianali o industriali, di autoveicoli e di boschi mentre i sinistri stradali hanno registrato 48 uscite. In calo gli interventi in strutture industriali. Altro ambito che ha richiesto la presenza frequente dei pompieri per ben 43 volte, è stato quello relativo ai soccorsi portati alle persone coinvolte in incidenti domestici o, più semplicemente, rimaste bloccate in casa per cause accidentali. Mentre un numero elevato di uscite (94) ha riguardato gli interventi per soccorsi ad animali (cani, gatti) e la fauna selvatica (sono 5 i caprioli ai quali è stato portato soccorso).

Il distaccamento di Clusone, attivo dal 1992, dispone di un organico di 28 uomini suddivisi in 4 squadre così da assicurare il servizio 24 ore su 24. Il parco macchine è costituito da tre mezzi: una Aps 4x4, una campagnola e un mezzo polifuzionale dotato di tutte le attrezzature necessarie. Tra gli interventi effettuati nel corso dell’anno, se ne ricordano in particolare tre di un certo rilievo e per la loro specificità. Nel mese di marzo a Clusone scoppiò un incendio che interessò il monte Cimiero e la Valle Barbì posta alle spalle della casa di riposo, per una estensione di 80 ettari, che impegnò il distaccamento di Clusone ma anche quelli di Gazzaniga e Lovere, la Croce Blu di Gromo e le Squadre Antincendio boschivo della Comunità montana. L’opera di spegnimento si protrasse per 4 giorni e mobilitò anche due velivoli Canadair grazie ai quali si riuscì ad avere ragione delle fiamme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA