Museo privato di residuati bellici a casa
Arrestato un commerciante di Gazzaniga

Aveva un vero e proprio museo di residuati bellici della Grande Guerra nel sottotetto, tra cui quattro bombe a mano austriache. Arrestato un 55 enne.

Teneva nel sottotetto di una piccola palazzina del centro di Gazzaniga un vero e proprio museo di residuati bellici della prima guerra mondiale. I carabinieri di Fiorano al Serio e di Gandino hanno arrestato nel pomeriggio di mercoledì 23 gennaio un commerciante di 55 anni di Gazzaniga.

I Carabinieri hanno trovato nel sottotetto due grandi espositori con vari cimeli della prima guerra mondiale. Elmetti, gavette e tanti oggetti di vita quotidiana del fronte, ma anche armi e ordigni. Per comprenderne la pericolosità si è reso necessario l’intervento degli artificieri del Comando provinciale di Milano. Fra il numeroso materiale, sicuramente di rilevante pericolosità, c’erano anche quattro bombe a mano austriache «Rohrhand granate», tre bombe a frammentazione da 75 millimetri «Shrapnel» oltre a un proietto «Colben» dotato ancora dei suoi tre chili di polvere pirica.

Il proprietario, un commerciante di 55 anni di Gazzaniga, collezionista di cimeli, ha confessato la sua passione sviluppatasi in anni di ricerche sui fronti alpini della Grande Guerra, ma con una particolare predilezione per le Alpi Retiche e Punta San Matteo. La detenzione delle bombe è vietata: poste sotto sequestro sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria e si attende l’intervento dell’Esercito per il brillamento. Per il commerciante è scattato l’arresto per la detenzione abusiva di armi.

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