«No alle centraline idroelettriche»
Si leva l’appello per salvare la Valvertova

Un ambiente incontaminato, chiare fresche dolci acque dove soprattutto d’estate la gente del posto e gli escursionisti trovano refrigerio e, ora, la preoccupazione che la realizzazione di due centraline idroelettriche possa arrecare danno all’ecosistema. Siamo in Valvertova, una delle più apprezzate oasi naturalistiche della Valle Seriana.

Sorpresa e allarme a Vertova, per la notizia del progetto di realizzare in Valvertova, sito dall’alto valore naturalistico, due centrali idroelettriche da parte dell’immobiliare «Il Sole», società che ha sede a Piancogno in Valcamonica. La voce circolava già da alcuni mesi quando il Comune, su richiesta della Provincia, ente preposto a questo specifico settore, aveva pubblicato all’albo e nel proprio sito la richiesta avanzata dalla società. Ultimamente ci ha pensato il Partito della Rifondazione comunista Valle Seriana - Collettivo politico di Alzano Lombardo a portare alla ribalta il progetto, ponendo in guardia dai rischi che la realizzazione dei due impianti comporterebbe per una valle fino ad oggi rimasta incontaminata, capace di richiamare moltissimi visitatori.

Anche l’amministrazione comunale prende posizione, facendo notare che «l’intervento così progettato e proposto prevede interventi edilizi in un contesto ambientale naturalistico di rilevante pregio – spiega il sindaco Luigi Gualdi –. La quantità di acque da derivare dal torrente potrebbe incidere negativamente sull’equilibrio naturalistico del contesto paesaggistico, già vincolato ai sensi della legge 42 del 2004 nonché tutelato dal Pgt del Comune e ogni intervento deve prevedere azioni di salvaguardia e compensazione del contesto ambientale. Ciò premesso, l’amministrazione non può fare a meno di rilevare che l’invocazione del principio della pubblica utilità per la realizzazione dell’intervento così come previsto dalla normativa vigente, non può prescindere dalla parimenti invocazione dell’interesse pubblico per la tutela di un patrimonio naturalistico». La spesa per la realizzazione dei due impianti è stata prevista in circa 850.000 euro ciascuno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA