«Slot machine nel mio bar?
Meglio un buon libro»

La scelta del «Caffèdicola 67» di Alzano: niente macchinette e nemmeno tv. Per favorire la comunicazione, tra un aperitivo e l’altro si può leggere il giornale, oppure uno dei libri che fanno del locale un punto d’incontro alternativo. «E soprattutto – dicono i titolari – senza che nessun cliente si rovini sperperando i suoi soldi nel gioco d’azzardo».

«Non voglio vedere nel mio locale clienti che sprecano tutto il loro stipendio nel gioco con le slot machine». Questo il pensiero di Ivan Asperti, proprietario del bar-edicola «Caffèdicola 67» di via Europa a Nese, inaugurato nel gennaio 2013 e che, dalla sua apertura, è riconosciuto come bar anti-slot.

Il locale è gestito da Ivan Asperti e da sua moglie Ileana Salvi ed è aperto tutti i giorni dalle 5,30 alle 19,30; precedentemente all’apertura di questo bar, Asperti e la moglie gestivano un’edicola nel centro di Alzano Lombardo vicino all’ospedale, ma hanno deciso di trasferirsi e di aprire un’attività in qualche modo differente. La moglie mostra la volontà di aggiungere anche, in questo bar, un piccolo spazio dedicato a libri di ogni genere per trasformarlo anche in una piccola libreria; nel frattempo «Caffèdicola 67» si sta impegnando nella promozione di libri di qualunque tipo invitando diversi autori e scrittori a presentare i loro lavori.

In questo locale non sono presenti le slot machine e nemmeno la televisione, questo per favorire la socializzazione e lo scambio tra i clienti: «Non vogliamo vedere gente alienata dalla tecnologia, ma vogliamo che all’interno del nostro bar si instaurino diverse relazioni».

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