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Gli acquedotti di Città Alta

Nella sesta puntata del podcast «Bergamo Segreta», Roberto Vitali insieme a Cristiana Vezzoli vanno alla scoperta della fitta e intricata rete sotterranea degli acquedotti romani in Città Alta che in parte sono ancora visibili.

Autore: Emanuele Biava

L’accesso al Cisternone, l’invaso romano che conteneva l’acqua che arrivava dall’acquedotto Magistrale costruito dai romani

Le lettere incise dai romani su alcune pietre di Città Alta, «AQ». Era l’abbreviazione della parola latina aqua e stava a indicare il passaggio di una conduttura. Si trovava spesso nei pressi degli «uschioli», piccoli ingressi incorniciati da lastre di pietra, dai quali si poteva accedere alla tubatura per controllare il regolare deflusso dell’acqua o entrare per la manutenzione.

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La piccola porticina d’accesso al Cisternone di Città Alta — La piccola porticina d’accesso al Cisternone di Città Alta
(Foto di Emanuele Biava)