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Al Polo odontoiatrico di Gorle
un'open day sugli aligners

Il 6 dicembre una giornata dedicata all'ortodonzia invisibile e ai vantaggi degli apparecchi «trasparenti» per risolvere malocclusioni e denti disallineati

Il metodo per correggere i denti «storti» e avere un bel sorriso è l’ortodonzia, ma non tutti sono disposti ad accettare il classico trattamento ortodontico fisso, con placche o staffe in acciaio. Il motivo? Difficoltà linguistiche per gli attacchi e i fili metallici, il tipo di apparecchio che richiede un certo impegno nel mantenerlo pulito e, soprattutto, l’imbarazzo di sorridere al metallo.

Ma la soluzione c’è e non deve spaventare: si chiama ortodonzia invisibile e consente di allineare i denti con movimenti graduali e controllati ottenuti impiegando una serie di mascherine trasparenti dette aligners (allineatori).

Per conoscere il trattamento il 6 dicembre il Polo odontoiatrico di Gorle organizza un'open Day dedicato (su prenotazione contattando il telefono 035.295718 o scrivendo a [email protected]): un'occasione gratuita per formulare un piano di trattamento e un preventivo per la malocclusione con la possibilità di effettuare una scansione gratuita.

Un problema da risolvere per due italiani su tre.
Il problema è evidente e anche i numeri lo confermano. La recente ricerca realizzata dall’Istituto di ricerca Key-Stone su un campione di 2.878 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 evidenzia che quasi due italiani su tre, in età adulta, hanno problemi di malocclusione o disallineamento dei denti, ed è aumentata la richiesta di allineatori trasparenti negli studi dentistici. Il 36% del campione ha dichiarato una malocclusione non ancora curata: un valore che corrisponde ad almeno 8 milioni di persone in Italia con questo problema. E la fascia di età tra i 25 e i 35 anni risulta quella più sensibile al tema

«Si tratta di una terapia ortodontica innovativa – spiega la dott.ssa Corinne Poli specializzata in ortognatodonzia e operativa presso il Polo odontoiatrico di Gorle -.  Questo grazie a mascherine trasparenti che sono discrete da indossare e facili da togliere quando necessario. Funzionano in modo efficace ed è possibile vedere i primi risultati anche in sei mesi, in base alla complessità del caso. Inoltre il trattamento può essere effettuato da tutti, adulti e bambini e può essere impiegato per correggere disallineamenti e malocclusioni di ogni genere e complessità».

Veloce, invisibile e anallergico
Il trattamento ha molteplici vantaggi: è veloce e invisibile ma anche anallergico: le mascherine sono di materiale termoplastico e possono essere indossate anche da chi è allergico ai metalli. Inoltre è rimovibile: si può togliere l’apparecchio in qualsiasi momento ad esempio per mangiare, fare la pulizia dei denti oppure per praticare sport. E non dà nessun tipo di fastidio.     
«La malocclusione dentale non trattata può provocare problemi fonetici, masticatori e di respirazione -  sottolinea Poli -. Inoltre, i denti allineati lavorano nel modo corretto ed è più facile tenerli puliti. In altre parole, sono meno soggetti a fratture, carie e malattia parodontale. Inoltre i denti in armonia reciproca sono il più bel quadro che possano incorniciare le nostre labbra. Ecco perché l’allineamento corretto è il cuore di una bocca sana e bella».

L'anteprima in diretta         
È inoltre possibile vedere in anticipo il piano di trattamento dall’inizio fino alla posizione finale desiderata e seguire i vari movimenti grazie a una simulazione 3D.  «Le mascherine trasparenti vengono così realizzate su misura – conferma Poli -. Ciascun aligner verrà indossato per circa due settimane, per poi passare alle successive fino al raggiungimento della posizione finale stabilita. Le mascherine allineano infatti denti praticando piccoli e graduali movimenti e creano piccoli spazi per consentire agli elementi di spostarsi e girarsi nella posizione corretta. Il medico, attraverso la programmazione degli aligners, non solo controlla i movimenti ma anche i tempi del trattamento la cui durata dipende solo dalla complessità e va dai 3 ai 6 mesi nei casi meno problematici fino ai circa 24 mesi nei casi più complessi».

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