Toto-allenatore
È un vero rebus

È diventato un vero rebus. Chi sarà il prossimo allenatore dell’Atalanta? Ormai si può dire che, a meno di una clamorosa sorpresa, non sarà più Reja. Club e allenatore hanno ripetuto che si vedranno settimana prossima, alla conclusione del campionato e che decideranno insieme, ma l’impressione è che Reja resterebbe anche, mentre la società pare abbia già deciso di cambiare guida tecnica e dunque le loro strade sono destinate a separarsi dopo un anno e mezzo e due salvezze senza soffrire troppo.

Il toto-allenatore è scattato da tempo e nel calderone dei papabili sono finiti in molti. Da qualche giorno si parlava di un Gasperini in pole position, ormai lanciatissimo sulla panchina dei nerazzurri, ma la «Gazzetta dello Sport» di stamattina, martedì 10 maggio, ha titolato addirittura in prima pagina «Prandelli è tentato dal ritorno all’Atalanta» sottolineando che l’accordo con Percassi sarebbe vicino, potrebbe essere definito nel giro di una settimana.

Prandelli, ex giocatore di Juventus e Atalanta classe 1957, era già stato accostato ai nerazzurri a febbraio-marzo e lui aveva risposto «un giorno ci penserò». Prandelli è stato l’allenatore della Primavera atalantina che con lui vinse tutto nel magico 1993 (torneo di Viareggio e campionato con Tacchinardi, Morfeo e company), nella stagione successiva proprio Antonio Percassi lo promosse in prima squadra dopo l’esonero di Guidolin all’11ª giornata, ma la situazione era già abbastanza compromessa e il tecnico di Orzinuovi, in tandem con Valdinoci (Prandelli non aveva allora il patentino), non fu in grado di evitare la retrocessione con i bergamaschi che si classificarono penultimi. Prandelli rientrò nei ranghi delle giovanili nerazzurre fino al 1997, quando approdò a Lecce, prima tappa di un’avventura che ha avuto come tappa fondamentale la Fiorentina (2005-2010) ed è culminata con la panchina della nazionale azzurra dal 2010 al 2014.

Una decina di giorni fa, in un nostro sondaggio, Prandelli era risultato l’allenatore più gradito ai tifosi dopo Reja (quasi il 40% si era espresso per la riconferma del mister goriziano), ma ci eravamo riferiti a lui come sogno impossibile. Con tutta la considerazione per l’Atalanta, pensavamo che Cesare ambisse a una panchina più prestigiosa e remunerativa e difatti i rumors lo davano come candidato ad allenare in Premier League, mentre non è ancora tramontata la pista che lo condurrebbe alla Lazio in alternativa a Simone Inzaghi

Quel che è sicuro è che Prandelli nutre ancora un grande amore per l’Atalanta e magari potrebbe accettare un serio progetto di Percassi che consisterebbe nel non smantellamento della squadra, in una crescita tecnica graduale e nella valorizzazione dei giovani nell’ottica di un nuovo corso che culminerebbe con lo stadio totalmente ristrutturato nel 2018. Stadio che garantirebbe introiti e potrebbe rilanciare ulteriormente le ambizioni del club bergamasco.

Ad accrescere il caos allenatori, che coinvolge anche la panchina della Nazionale (il favorito sembra Montella) e non soltanto la serie A, è che quest’anno sono ancora in bilico numerose posizioni, per cui ci sono club e allenatori che stanno valutando varie opzioni. Ecco dunque che, per dare l’idea, Gasperini, legato da un contratto fino al 2018 con il Genoa a un milioncino all’anno), ma i rapporti si sono un po’ deteriorati, potrebbe restare con il Grifone, soprattutto dopo il 3-0 nel derby che ha rinsaldato l’ambiente, potrebbe considerare l’ipotesi Atalanta, come attendere l’evolversi della situazione in casa del neopromosso Cagliari, dove Rastelli sulla carta è stato confermato, ma non si sa mai.

Ecco perché tutto (da non scartare la carta Maran, peraltro legatissimo al Chievo) è ancora possibile in un maggio caldissimo per il toto-allenatori. In attesa del calciomercato dei giocatori.

Marco Sanfilippo

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