Campionato nuovo
ma problemi vecchi

La suggestiva tesi del direttore generale nerazzurro Pierpaolo Marino in effetti non fa una grinza: alla vigilia del campionato, con 38 giornate da disputare, l’Atalanta era alla pari con tutte le altre squadre, ora ne mancano 26 e i bergamaschi sono a +1 sull’area retrocessione, per cui la situazione è migliorata.

Per amor di verità dovremmo anche dire che le previsioni per questo campionato parlavano di un’Atalanta che puntava perlomeno al centroclassifica - e non è da escludere che magari i nerazzurri ci arriveranno -, ma la realtà attuale dice che Denis e compagni sono quartultimi e frenati dall’attacco più asfittico della serie A.

È vero, domenica a Empoli è come se scattasse un nuovo campionato, con un calendario meno proibitivo, ma i problemi restano. E dovranno essere risolti a breve per consentire all’Atalanta di non correre il rischio di retrocedere clamorosamente. La notizia positiva è che rientrerà Cigarini dopo la squalifica di tre giornate e che Colantuono non sarà in emergenza per varare lo schieramento anti-Empoli.

In più, paradossalmente considerato il risultato, ma la prestazione è stata lodevole, il ko contro la Roma dovrebbe perlomeno aver ridato ai giocatori nerazzurri la convinzione di poter giocare per vincere. Al di là delle strategie tecnico-tattiche, pure fondamentali (probabile il 4-4-1-1 che offre le maggiori garanzie), crediamo che a Empoli sarà decisivo il fattore psicologico. Se sarà l’Atalanta timorosa delle trasferte contro Torino e Sassuolo ci attende l’ennesimo match di sofferenza all’insegna del primo non prenderle, se sarà un’Atalanta gagliarda e decisa a giocarsi le sue chance e ad attaccare, le possibilità di conquistare i tre punti saranno concrete. Senza naturalmente sottovalutare un Empoli (schierato con 4-3-1-2) che corre, ha entusiasmo, due punte esperte come Tavano e Maccarone, tre punti in più dei nerazzurri e che ne ha conquistati addirittura sei nelle ultime due partite

Naturalmente ci vorrà qualcuno con la maglia nerazzurra che la butti dentro.... Siamo d’accordo con Colantuono e non insistiamo con il tormentone Denis, accentuare ulteriormente la pressione sul Tanque sarebbe deleterio. A noi va benissimo anche un gol decisivo di Sportiello su rinvio....

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