Flop da riscattare
Milan non invulnerabile

Ormai è trascorso qualche giorno e nessun giocatore rossonero ha accusato problemi gastrointestinali. Il Milan - stiamo scherzando, naturalmente - ha superato dunque indenne la cena a base di pesce organizzata da mister Mihajlovic per cementare ulteriormente la squadra dopo le tre vittorie consecutive e così l’Atalanta dovrà confidare soltanto sulle sue forze per conquistare un risultato positivo sabato sera (ore 20,45) contro le rinvigorite armate rossonere a San Siro.

È indubbio che i bergamaschi dovranno scontrarsi con il miglior Milan del primo scorcio dell’annata. Mihajlovic ha traballato dopo i due ko di fila contro Genoa (a Marassi) e Napoli (addirittura 0-4 in casa), ha bevuto un brodino pareggiando in trasferta con il Torino e si è rilanciato vincendo in casa, peraltro con il minimo scarto e con notevoli sofferenze, contro Sassuolo e Chievo, mentre domenica scorsa ha piegato dopo molto tempo una grande rifilando un perentorio 3-1 esterno alla Lazio. Miha il duro non ha mollato e sta avendo ragione, anche se non si può dire che il Milan sia definitivamente guarito.

Intanto però i rossoneri, sulle ali del 4-3-3, hanno sottratto la settima posizione proprio all’Atalanta a sono a -5 dal vertice. L’allenatore serbo proprio nella conferenza stampa della vigilia ha dato una grande importanza alla sfida contro i bergamaschi, quasi fosse il definitivo esame di maturità. Ecco dunque che sulla carta si profila una serata molto dura per la squadra nerazzurra. Che invece è reduce dalla sconcertante prestazione di Bologna dove è affondata scomparendo nella ripresa e incassando tre gol. Tra i rossoneri non ci sarà però lo squalificato Bonaventura e l’ex atalantino, nonostante non sia super reclamizzato, è un elemento basilare per far funzionare il tridente milanese.

Reja ha parlato proprio nell’ultima conferenza stampa di flessione fisica dopo lo sforzo immane sostenuto contro la Lazio quattro giorni prima per trionfare in rimonta, garantendo che l’Atalanta è in grande salute. Non avendo motivo di dubitare delle parole del tecnico, la compagine nerazzurra potrà dunque lottare con intensità sul piano fisico contro il Milan, mentre l’interrogativo è in chiave tecnica e mentale.

Sempre alla vigilia il tecnico friulano ha sottolineato che non snaturerà l’identità della squadra puntando ancora sul 4-3-3 ma ha mantenuto il riserbo su quali saranno i giocatori che lo interpreteranno. Non crediamo che il tecnico stia bluffando perché è una sua ferma convinzione che l’Atalanta debba esprimersi sempre attraverso il gioco e il 4-3-3 è il modulo preferito, ma probabilmente studierà qualche accorgimento - forse tattico o forse inserendo giocatori con più attitudine alla copertura - per dare la massima compattezza e solidità alla squadra, che in trasferta sta offrendo un rendimento abbastanza scadente (4 punti in 6 partite) pur nel contesto di un campionato molto positivo.

Sicuramente giocheranno i giocatori più in forma tra quelli maggiormente utilizzati. È scontato il rientro di Pinilla in attacco dal 1’, in difesa sembra probabile la conferma di Stendardo al centro del reparto, mentre i principali interrogativi sono sul centrocampo, dove potrebbe rientrare Grassi, non utilizzato nelle ultime due giornate. Ma, al di là della tecnica, della tattica e dei giocatori in campo, sarà basilare l’approccio mentale dell’Atalanta al match e la determinazione e la concentrazione che i nerazzurri sfodereranno a Milano dal primo all’ultimo minuto. In considerazione del flop di Bologna e del prestigio che emana San Siro, è da prevedere un loro riscatto sul piano caratteriale. Se sarà sufficiente per creare problemi al Milan, che non è invulnerabile in difesa, lo vedremo sabato sera.

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