Bergamo saluta i bambini di San Giuliano con rose e uno striscione in Curva Nord

Bergamo saluta i bambini di San Giuliano con rose e uno striscione in Curva Nord«Ciao bimbi salutateci le stelle». E’ questo il messaggio della Curva Nord dell’Atalanta alle piccole vittime del terremoto del Molise. La commuovente frase è stata esposta allo stadio di Bergamo ieri pomeriggio durante la partita Atalanta-Piacenza. E mazzi di rose sono stati spediti dai bambini della prima elementare della scuola Presolana di Bratto.

Toccante celebrazione ieri dei funerali delle 29 vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia. La Messa è stata tutta incentrata sulla speranza della Resurrezione per le vittime innocenti. Commoventi le parole pronunciate dalla mamma di Luigi, 8 anni, uno dei bimbi morti sotto le macerie della scuola. «A tutti chiedo una sola cosa - ha detto - che le nostre scuole siano più sicure. Non voglio che nessuna mamma, nessun papà, nessuno pianga più i suoi figli».

Poi il Padre nostro è stato recitato dai familiari dei bimbi rimasti uccisi. La Messa si è conclusa dopo la lettura del messaggio del Papa.

Intanto i tecnici volontari della Protezione Civile di Bergamo sono già al lavoro nell’area molisana colpita dal sisma per collaborare alle verifiche della situazione statica di ogni singolo edificio. L’unità formata da sei ingegneri strutturisti, costituita dalla Provincia di Bergamo su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Lombardia è partita ieri mattina dalla sede di via Tasso e ha raggiunto nel pomeriggio il centro operativo di Larino per mettersi a disposizione delle autorità che stanno coordinando l’attività di assistenza alla popolazione.

Del gruppo di ingegneri costituito dalla Provincia di Bergamo fanno parte: Renato Stilliti, dirigente del settore lavori pubblici dell’Ente di via Tasso, residente nel capoluogo; Bortolo Balduzzi, ingegnere presso il Comune di Bergamo che vive a Clusone; Michele Cortesi e Giovanni Donghi, entrambi di Bergamo, e Roberto Testa di Albino, tutti e tre liberi professionisti specializzati nell’analisi statica delle strutture edilizie; Agostino Maninetti di Oneta, anch’egli dipendente del settore lavori pubblici della Provincia di Bergamo. Sono tutti alla prima esperienza in un’area colpita da sisma, ma vantano un ricco bagaglio professionale che permette di annoverarli tra i tecnici più preparati per questo tipo di valutazioni.

Il gruppo di ingegneri della Provincia di Bergamo è stato assegnato al comune di Ripabottoni, centro agricolo con un migliaio di abitanti situato 35 chilometri a nord-est di Campobasso a 654 metri sul livello del mare, a circa 20 chilometri da San Giuliano di Puglia. Anche a Ripabottoni la maggior parte dei residenti attende di conoscere il destino della propria casa, messe a dura prova dal nuovo sciame sismico delle ultime 36 ore. Il lavoro degli ingegneri bergamaschi sarà molto impegnativo. E’ probabile che, prima del termine della loro missione, giunga richiesta di continuare questa opera di ricognizione nei comuni terremotati del Molise. Per questo motivo il settore di protezione civile della Provincia di Bergamo è pronto ad organizzare un nuovo gruppo di tecnici da inviare nell’area di crisi, qualora fosse necessario.

(04/11/2002)

Su L’Eco di Bergamo del 4 novembre 2002

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