Poesia, cinema, canzoni per la festa della Repubblica

«Abbiamo deciso di riprendere il discorso avviato il 25 aprile, abbiamo deciso che il 2 giugno è un momento importante per ribadire i valori in cui crediamo, ma senza grandi proclami, senza grandi discorsi. Come il 25 aprile vogliamo che sia la festa a parlare, che sia la cultura. Per questo proponiamo ancora musica e poesia e ancora un film».

Salvo Parigi, presidente dell’Anpi (Associazione partigiani) e Eugenio Bruni (presidente del Comitato antifascista bergamasco a cui aderiscono molti enti fra cui l’Associazione partigiani, i sindacati, le Acli, l’Arci, il Comune, la Provincia e via dicendo), parlano in sintonia.

Spiegano: «Ci sembra davvero importante in questo momento storico sottolineare i valori della Resistenza. E il 2 giugno è la festa della Repubblica, la Repubblica nata dalla Liberazione, dalla guerra degli Alleati contro i nazifascisti, dalla lotta dei partigiani. La Repubblica nata dalla guerra di Liberazione è fondata sulla Costituzione, per questo esiste un legame forte fra valori della Resistenza, Repubblica e Costituzione. Ci è sembrato importante proporre nuove iniziative in questo giorno. Anche perché davvero sono momenti in cui sembra che certi valori di pace, di libertà vera, di rigore storico vengano smarriti, giorni in cui la stessa Costituzione rischia di non venire rispettata».

La manifestazione del Comitato antifascista si affianca alla tradizionale cerimonia della mattina, promossa dal prefetto con la collaborazione di sindaco e presidente della Provincia, cerimonia che prevede alle 10.25 lo schieramento dei reparti militari e l’afflusso dei gonfaloni, dei labari e dei medaglieri, quindi l’alzabandiera, i saluti di sindaco, presidente della Provincia e prefetto, il messaggio del Capo dello Stato.

Bruni e Parigi sottolineano l’importanza dei valori della Resistenza, della contrapposizione alla dittatura e all’orrore nazifascista.

A proposito è stato diffuso un comunicato a livello nazionale firmato dall’Anpi e dalle altre associazioni partigiane e di ex deportati nei campi di sterminio in cui si dice fra l’altro: «Le Associazioni ricordano come queste formazioni siano state costituite da un ente, la Rsi, che non ha mai avuto il carattere di governo legittimo, ma semplicemente di un governo di fatto sorto per volontà e posto alle dipendenze del nazismo. Ricordano inoltre come esse abbiano operato, quasi esclusivamente, in funzione antipartigiana al servizio, sotto il comando e a disposizione immediata delle truppe del Terzo Reich, contro il quale il legittimo governo italiano aveva dichiarato guerra nell’ottobre 1943...».

Per la festa del 2 giugno il Comitato antifascista bergamasco propone una serata nell’Auditorium di piazza della Libertà. Con inizio alle 21 si esibiranno gli Zanni, l’attore Diego Bonifaccio, il coro «Pane e guerra». Dopo le poesie e le musiche il film di Dino Risi «Una vita difficile» del 1961, con protagonista Alberto Sordi. Bruni e Parigi insistono sull’attualità del tema, sulla necessità di riflettere sulla cultura della Resistenza, anche in forma di festa. «Ci si dimentica a volte - dicono - che negli ideali della lotta per la Liberazione è germogliata l’idea di Europa. Il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli venne realizzato negli anni del confino di questo uomo politico antifascista, le idee di federalismo di unità europea sono nate da lì, da un modo di pensare in antitesi a quello aggressivo e totalitarista che ha portato l’Europa alla rovina della Seconda Guerra Mondiale».

(01/06/2004)

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