Accordo Casa Amica, mutui agevolati agli immigrati

Accordo Casa Amica,mutui agevolati agli immigratiDalla Bassa alla Val Seriana accordo Casa Amica-istituti di credito cooperativo

L’accordo diventerà ufficiale giovedì 10 giugno, quando, alla presenza del prefetto Cono Federico sarà firmata una convenzione fra nove banche di credito cooperativo della Bergamasca e l’associazione Casa Amica, che da 10 anni si occupa di facilitare immigrati e cittadini italiani in stato di bisogno nell’accesso a un’abitazione dignitosa.

La convenzione prevede che i 9 istituti di credito (sono le Banche di credito cooperativo di Treviglio, Calcio e Covo, Caravaggio, Zanica, Ghisalba, Sorisole, Mozzanica, Bariano e Cologno, Valle Seriana ), mettano a disposizione di immigrati e italiani in stato di bisogno - segnalati dall’associazione - le migliori condizioni per l’acquisto della prima casa con mutui agevolati (con tassi leggermente inferiori a quelli correnti) e la copertura del 95% del valore dell’immobile, con un importo massimo finanziabile di 150 mila euro e una durata del mutuo fino a 20 anni. A queste condizioni (con l’accordo, vista la rete di sportelli diffusi sul territorio viene coperta l’intera provincia), possono accedere immigrati residenti nella Bergamasca con la famiglia o che hanno in corso le pratiche per il ricongiungimento, o residenti nell’Unione europea da almeno tre anni, e cittadini italiani bisognosi presentati da Casa Amica.

L’iniziativa prevede anche l’istituzione di un fondo di solidarietà: in sostanza Casa Amica farà da fideiussore del mutuo e da garante in caso di insolvenza da parte di chi ha sottoscritto il mutuo. Con un versamento annuale, la banca competente aprirà un conto corrente, intestato e gestito da Casa Amica, sul quale sarà versato il 2% della quota capitale dei mutui sottoscritti. L’accordo prevede che dopo il mancato pagamento di tre rate mensili consecutive da parte dell’immigrato mutuatario, Casa Amica possa, se si tratta di una temporanea difficoltà (malattia, decesso di un familiare, disoccupazione o cassa integrazione) sostenere la rata non pagata; oppure, qualora ci sia l’impossibilità definitiva da parte dell’immigrato di continuare a sostenere il mutuo, Casa Amica potrà proporre un accordo bonario. Che consisterà o nella restituzione all’immigrato - se questi torni in patria, si trasferisca o decida di non mantenere l’uso dell’alloggio (che diventerà di Casa Amica) - della quota di capitale versato al netto delle spese, o l’utilizzo della quota capitale in forma di rimborso-affitto: in sostanza la proprietà dell’appartamento passerà a Casa Amica e l’immigrato resterà nella casa in qualità di affittuario.

(03/06/2004)

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