Calo di vendite: gli esercenti sospendono in tutta Italia il blocco dei buoni pasto

Gli esercenti hanno perso la «guerra» dei buoni pasto. Questo in sostanza è il succo della decisione che ha indotto la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) a revocare in tutta Italia lo sciopero dei ticket restaurant. Una decisione saggia, vantaggiosa per i consumatori ma soprattutto per gli stessi esercenti, che già iniziavano a sentirne gli effetti negativi in termini di vendite. Infatti, secondo l’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), circa il 36% di chi ha l’abitudine di utilizzare i buoni pasto, si è organizzato in questi ultimi giorni portandosi il pranzo da casa.Sembra tuttavia che a Bergamo, il blocco dei buoni pasto non abbia lasciato strascichi particolari. Sono comunque soddisfatti dell’epilogo i commercianti aderenti all’Ascom: secondo il responsabile marketing Oscar Fusini, insistere sul blocco avrebbe avuto alla lunga un effetto boomerang per gli esercenti. Soddifzazione è manifestata anche da Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti: per gran parte dei punti vendita, i buoni pasto sono una componente fondamentale per il proprio bilancio. Continuare questo sciopero avrebbe significato allargare ancora la forbice dei guadagni tra negozi e grande distribuzione a favore di quest’ultima.

l’associazione dei consumatori, auspica ora l’apertura di un tavolo che coinvolta tutte e quattro le categorie protagoniste di questo parapiglia (aziende, società emettenti i buoni pasto, consumatori ed esercenti), e faccia chiarezza una volta per tutte su questa vicenda, dettando regole chiare per evitare, come in tanti altri casi, il rischio è che a pagarne le conseguenze siano ancora una volta i consumatori.

(04/07/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA