Fondi della Regione per riqualificare i quartieri

Fondi della Regione per riqualificare i quartieriIl Comune interessato a partecipare alla gara deve presentare in Regione (entro aprile) uno o più progetti di riqualificazione urbana, che poi saranno valutati, selezionati e finanziati.

Entro sei mesi un progetto per riqualificare i quartieri di Boccalone e Celadina e concorrere all’assegnazione di appositi fondi regionali. Cambiare volto, ad esempio, a via Rovelli nel tratto che costeggia la ferrovia, sistemare parte di via Borgo Palazzo, ristrutturare e dotare di servizi gli immobili più degradati.
L’opportunità nasce da una delibera regionale del 29 luglio, che contiene un bando per la realizzazione di programmi innovativi in ambito urbano, denominati «Contratti di quartiere II». A disposizione ci sono la bellezza di 240 milioni 500 mila euro (a fondo perduto per i soggetti pubblici e da restituire dopo 30 anni per i privati) per co-finanziare dai 24 ai 48 progetti di riqualificazione in tutta la Lombardia, con importi da 1 a 10 milioni di euro per ciascuna assegnazione.
In pratica, il Comune interessato a partecipare alla gara deve presentare in Regione (entro aprile) uno o più progetti di riqualificazione urbana, che poi saranno valutati, selezionati e finanziati. È promossa dal bando anche la partecipazione di soggetti privati. Condizione indispensabile è che le zone interessate dal progetto siano quartieri degradati con consistente presenza di edilizia residenziale pubblica (Erp), cioè abitazioni di proprietà del Comune, con «diffuso degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano - recita il bando - e marcate da scarsa coesione sociale e disagio abitativo». Anche l’Amministrazione comunale di Bergamo parteciperà al bando con un proprio progetto, ancora tutto da stilare. Quel che sembra ormai certo, invece, è la scelta delle aree della città che potrebbero essere interessate: «Pensiamo, vista la presenza consistente di aree dismesse e degradate e di edilizia residenziale pubblica, che le zone più adatte siano Boccaleone e Celadina», afferma l’assessore all’Urbanistica Luigi Nappo, che aggiunge: «Chiederemo alla 6ª Circoscrizione di aiutarci a fare l’inventario di quali sono le necessità di questi quartieri, sperando che poi la Regione finanzi il nostro progetto».
Secondo i «Contratti di quartiere», inoltre, è prioritario valorizzare o addirittura incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica: «Questo - spiega Nappo - non mi trova del tutto d’accordo: l’edilizia residenziale pubblica va "spalmata" sul territorio e non concentrata in singoli quartieri che, a lungo andare, rischiano di trasformarsi in ghetti. Per la riqualificazione, dunque, noi puntiamo a un progetto di qualità e non di quantità. Cioè puntiamo più che altro sulla ristrutturazione e valorizzazione di ciò che già esiste e sulla creazione di nuovi servizi che aumentino la vivibilità del quartiere. Per esempio scuole, asili, piazze, negozi. Questo, infatti, è l’obiettivo della riqualificazione urbana: accrescere la vivibilità di un quartiere».
«È un’opportunità da non perdere», concorda l’assessore ai Servizi sociali, Maurizio Bonassi. La Consulta delle politiche familiari del Comune, di cui è presidente, attraverso la commissione Casa ha espresso apprezzamento per lo stanziamento regionale a favore dell’edilizia residenziale pubblica e «auspica che le amministrazioni locali aderiscano a un bando che offre possibilità concreta di riqualificazione urbanistica di molti centri urbani del nostro territorio».

(05/11/03)

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