È tutto pronto a Tavernola per la sagra delle sardine

Per la delizia dei palati di buongustai ed estimatori della cucina lacustre, torna la tradizionale «Sagra della sardina». Da venerdì a domenica e dal 16 al 18 luglio, tocca alla nota rassegna gastronomica, che riscuote ogni anno tanto successo di pubblico, animare le serate estive goderecce del Sebino.

Allestita nella panoramica area verde a lago dell’antica frazione tavernolese di Gallinarga e sostenuta da numerosi sponsor locali, la popolare manifestazione è promossa dalla Pro loco «Tavernola 2003». La sagra aprirà venerdì alle 18 e proseguirà nelle serate di sabato e domenica, per riprendere di nuovo venerdì, sabato e domenica della settimana successiva.

Solo a sentirla nominare a qualcuno fa venire l’acquolina in bocca e, a giudicare dai menù, la 15ª edizione si preannuncia all’insegna del gusto.

Ovvio che il piatto forte è la sardina, così chiamata per la sua forma affusolata e le sue squame argentate che ricordano la sarda di mare, anche se il suo vero nome è agone (Alosa Fallax Lacustris), pressoché sconosciuto ai più. Gli ottimi cuochi della Pro loco, tutti volontari, la propongono sott’olio, leggermente abbrustolita sul fuoco e servita con fette di polenta fredda leggermente tostata. Qualche buongustaio l’accompagna con un trito di prezzemolo e un filo di aceto di vino rosso. Qualcun altro ha sperimentato con successo gli spaghetti con i filetti di sardina sott’olio. Sono i pescatori di Clusane i principali fornitori della sagra dove ogni anno si consumano quintali di sardine.

Ma non si potranno gustare solo le sardine: tra i piatti stuccizanti, le alborelle fritte, sempre molto richieste, e i delicati filetti di persico saltati con burro e salvia. Quest’anno, tra i primi, oltre agli immancabili ravioli fatti in casa, vengono proposte anche le farfalle condite con ragù di pesce di lago, piatto sperimentato da Stefania. Di domenica, in cui la cucina è aperta anche a mezzogiorno (è comunque gradita la prenotazione telefonica allo 035/931178), si consigliano gli gnocchetti, sempre fatti in casa, conditi con sugo di gamberi di lago, mentre come antipasto aole (alborelle) in carpione, trota marinata e coregone. E, dulcis in fundo, una fetta di torta di amarene casereccia. È il dolce tavernolese per eccellenza: una crostata farcita con una densa salsa di amarene la cui inimitabile ricetta si tramanda da generazioni.

(05/07/2004)

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