Bendetto XVI come vescovo di Roma ha preso possesso di San Giovanni in Laterano

«La libertà di uccidere non è una vera libertà,ma una tirannia che riduce l’esser umano in schiavitù» è uno dei passaggi forti dell’omelia di papa Benedetto XVI che ha preso possesso, come vescovo di Roma della Basilica di San Giovanni in Laterano. Benedetto XVI ha sottolineato la difesa della vita citando le parole del suo citato il suo predecessore Giovanni paolo II che affermò «l’inviolabilità della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale».

Il Papa era giunto a San Giovanni a bordo di un’auto scoperta. In piedi, aveva benedetto i numerosi fedeli lungo il percorso. All’interno della Basilica c’erano tra gli altri sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Regione, Marrazzo e il presidente della provincia Gasbarra.

Benedetto XVI che ha presieduto la celebrazione della Messa dopo aver incensato l’altare ed è salito al primo piano della Cattedra. Sul libro della Messa per la prima volta c’erano i simboli e i colori della Baviera e quelli di Roma «combinati» nello stemma papale.

«Il Vescovo di Roma - ha sottolineato il Santo Padre - siede sulla sua Cattedra per dare testimonianza di Cristo».

La «potestà di insegnamento - ha affermato ancora nell’omelia - non deve spaventare gli uomini,non minaccia la libertà di coscienza e di pensiero,perché il Papa «non è un sovrano assoluto»,ma «garante dell’obbedienza verso Cristo» cui deve vincolare se stesso e la Chiesa «davanti ai tentativi di annacquamento e ad ogni opportunismo».

L’udienza al

In mattinata Benedetto XVI aveva ricevuto in udienza il sindaco di Roma Walter Veltroni

al quale ha espresso gratitudine per «il calore con cui è stato accolto dai romani».

(07/05/2005)

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