«Casa Eleonora», un progetto per aiutare i piccoli malati

«Casa Eleonora», un progettoper aiutare i piccoli malatiIl centro d’accoglienza sarà allestito in una villetta di via Corti e potrà ospitare sei nuclei familiari. Un’iniziativa resa possibile anche grazie all’aiuto della società editrice del nostro giornale

Una terribile malattia l’ha strappata dalle braccia della mamma a soli dodici anni d’età, ma il suo nome - rimasto nel cuore di chi l’ha conosciuta - è ora destinato a ridare speranza ai piccoli pazienti bisognosi di cure complesse e ai loro genitori. Alla memoria di Eleonora, infatti, è dedicata la «casa accoglienza» che il Comitato per il nuovo Dipartimento di Pediatria degli Ospedali Riuniti inaugurerà la prossima primavera, grazie anche alla sensibilità della «Sesaab», la società editrice del nostro giornale, che ha messo a disposizione dei promotori dell’iniziativa una villetta su due piani in via Corti (una laterale di via San Bernardino bassa) dove allestire «Casa Eleonora». La «Sesaab» sosterrà anche le spese di progettazione (affidata allo «Studio Essetitre» di Bergamo) nonché quelle di ristrutturazione dei locali (circa 500 mila euro), mentre saranno a carico del Comitato le spese d’affitto (ma con un canone di favore) e quelle di gestione.

Il cantiere aprirà a ottobre per chiudersi in primavera, quando «Casa Eleonora» comincerà ad accogliere i primi piccoli ospiti. «A lavori ultimati - spiega Mimma Coccoli Montanelli, presidente del Comitato - i 300 metri quadrati su cui oggi si sviluppa la villetta ospiteranno due bilocali e quattro monolocali (tutti con angolo cottura e bagno), oltre ad alcuni locali di servizio. Complessivamente, dunque, potremo ospitare sei bambini, con i rispettivi genitori. I bilocali saranno riservati a quei pazienti più delicati, bisognosi di una maggior privacy, mentre i monolocali ospiteranno bambini che non hanno bisogno di trattamenti particolari. All’esterno, invece, realizzeremo anche un piccolo giardino, dove i piccoli pazienti potranno giocare senza correre alcun pericolo. Per noi si tratta di un’altra sfida, perché la gestione della "Casa" non sarà certo indolore, ma sappiamo di poter contare sui bergamaschi, che, almeno fino ad oggi, ci hanno sempre sostenuto. Un grazie particolare va fin d’ora alla "Sesaab", che ci ha aiutato con grande generosità, destinando l’immobile di via Corti alle nostre esigenze».

La finalità di «Casa Eleonora» è una sola: accogliere tutti i bambini affetti da grandi patologie d’organo, quelli che hanno bisogno di un trapianto o di altri interventi chirurgici complessi, quelli che necessitano di particolari terapie mediche. La casa accoglienza è destinata ad ospitare piccoli pazienti (e i loro familiari) provenienti dalle varie regioni italiane e dai Paesi in via di sviluppo, in attesa di un intervento chirurgico o in convalescenza dopo la terapia medica, ma comunque in un luogo diverso da una camera d’ospedale.

«Un sogno - recita il motto del Comitato - rimane tale se è di pochi, ma può diventare realtà se è di tutti»: ecco perché eventuali contributi possono essere versati sul conto corrente 96310 della Banca Popolare di Bergamo - Gruppo Bpu (ABI 05428 - CAB 11101.3), sul conto corrente 28444 del Credito Bergamasco (ABI 03336 - CAB 11101) oppure sul conto corrente 246249 delle Poste Italiane.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Comitato per il nuovo dipartimento di Pediatria, telefonando allo 035/269745.

(07/08/2004)

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