Spaccata nella notte, preso slavo Processato e già rilasciato

È stato fermato uno dei tre ladri che ieri, dopo mezzanotte, ha messo a segno un furto al negozio «Nuova ottica» di Sorisole, in via San Francesco. I malviventi hanno mandato in frantumi la vetrina del negozio e arraffato 300 paia di occhiali per poi scappare a bordo di un’Audi 80. Venti minuti più tardi i carabinieri di Villa d’Almè, con la collaborazione delle pattuglie del nucleo operativo e radiomobile di Zogno, hanno intercettato l’auto in via Tridentina ad Almè. Dopo un tentativo di fuga, i tre malviventi hanno abbandonato la vettura, risultata rubata a Milano il 29 aprile scorso, e sono fuggiti a piedi per i campi. Uno dei tre è stato però fermato: si tratta di un giovane di 25 anni di origine serba, senza fissa dimora, incensurato e con visto turistico valido per un mese. L’uomo, che ha opposto resistenza, si era nascosto in una siepe quando i militari lo hanno scovato e portato in caserma. Questa mattina è stato processato per direttissima a Bergamo: rilasciato, il serbo ha patteggiato un anno e sei mesi con la condizionale.

Nell’autovettura abbandonata i carabinieri hanno recuperato tutta la refurtiva che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari: 300 paia di occhiali per un valore stimato intorno ai 20.000 euro. Nel corso di un sopralluogo nelle vicinanze del negozio di Sorisole, i militari hanno anche rinvenuto un paletto in metallo con basamento in cemento, tipicamente utilizzato per le segnalazioni dei cantieri stradali e servito in questo caso ai malviventi per infrangere la porta finestra del negozio di ottica.

Paletti simili sono stati trovati anche nei pressi del negozio «Foto ottica Rolin» di Villa d’Almè e della ditta Trussardi di Almè, negozi che sono stati nel mirino di ladri (l’outlet Trussardi ha subito due spaccate nel giro di un mese) rispettivamente il 29 marzo, il 28 marzo e 21 aprile scorso. Dalle prime indagini si suppone quindi che la banda sia responsabile di tutte queste spaccate e ora i carabinieri stanno valutando eventuali collegamenti tra questi furti e quelli di cui è accusata la cosiddetta «banda dell’Audi». (08/05/2004)