«Scuola e lavoro» chiude col botto: 60 mila visitatori

Toccano quota 80 mila i visitatori i due saloni, «Scuola e lavoro» e «Handitalia», chiusi ieri con il botto al nuovo polo fieristico di via Lunga. Un successo dovuto alla ricca offerta presente negli stand espositivi per un totale di 12.400 metri quadrati e alle mille opportunità sulla gamma dei temi che ruotano intorno a istruzione, formazione, orientamento, lavoro, mondo dei giovani, persone disabili.

«Handitalia», il primo Salone nazionale per l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità, ha incassato ben 19.710 visitatori, mentre il salone «Scuola e lavoro», alla sua terza edizione, si supera con 60.290 visitatori, quasi 10 mila in più rispetto al 2002 (erano 51 mila).

La manifestazione tornerà nel 2004: «Handitalia» a settembre, ampliato con un’area espositiva esterna anche con pista da sci per disabili sensoriali; l’altro salone a novembre. Capitale di nuovo Bergamo, per un’iniziativa che vede la collaborazione di Provincia, ex provveditorato e Università di Bergamo, e per «Handitalia» con il patrocinio Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo, 14 regioni italiane e 9 province lombarde.

Per la chiusura un convegno su disabilità e comunicazione sociale. Più luci sulle persone disabili, ma bisogna ancora abbattere le barriere culturali in piedi. Allora il messaggio parte da modelli viventi e vincenti. Vedi Yasmin Ravaglia, con una brillante carriera giornalistica e che collabora con il mensile specializzato «Vincere» (primo numero a novembre), diretto da Massimo Balletti. Lei dice: «Ci sono persone che non hanno problemi eppure sono infelici»: filosofia in pillole.

E allora più che di comunicazione bisogna parlare di condivisione, come dice Balletti. Ma c’è ancora da lottare. Come fanno le persone sordomute, rappresentate nella Bergamasca da Francesco Bassani (Ens provinciale): «Più ore di sostegno e computer portatili a scuola, sottotitoli e linguaggio dei segni in tv per 24 ore come nel resto d’Europa, semafori speciali sulle strade, segnali appositi negli ascensori».

Basterebbe poco, sottolinea anche Giovanni Battista Flaccadori, presidente provinciale Unione italiana ciechi: «Da 20 anni chiediamo al Comune di Bergamo semafori acustici, ci mobilitiamo venerdì 12 dicembre (ritrovo alla stazione alle 15)». Alberto Bacchini, presidente associazione disabili bergamaschi: «Ci sono ancora tante barriere fisiche».

Risposte ci sono. L’assessore provinciale Bianco Speranza (Politiche Sociali) ha parlato di progetti in rete come Spazio Autismo e Spidis, nonché del nuovo progetto «Sorriso». La Provincia è impegnata nella comunicazione sociale, spiega Eugenio Sorrentino, direttore della rivista «Avion» e responsabile comunicazione della Provincia.

Ci sono anche poli di eccellenza come il Centro protesi Enail di Bologna (presente Simona Amadesi). L’editoria cammina («Vincere» o riviste non specializzate come «PleinAir»). L’ingegnere Leonardo Maccapanni, bergamasco, ha annunciato anche novità sul tema delle nuove tecnologie per l’handicap.

In tema di tutela dei cittadini, poi, si inserisce il progetto di legge del Pirellone riguardo all’operatore in discipline bionaturali, con Pietro Macconi (An), presidente della 7ª commissione Cultura e Formazione della Regione Lombardia: «Colmiamo un vuoto normativo sulle discipline bionaturali, per la qualità e l’efficacia delle attività svolte in questo campo - spiega Macconi - con l’applicazione della sussidiarietà».

(09/12/03)

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