Gorle, ladri «volanti» al lavoro
rubano l'aereo dal garage

«Venite, mi hanno rubato l'aereo che tenevo parcheggiato in garage». Prego? All'inizio i carabinieri di Seriate devono averlo scambiato per un matto o per qualcuno in vena di prese per i fondelli. Un aereo? Nel box di casa? E nella vasca da bagno che tiene, 'sto tipo, una nave? In effetti, siamo ai confini del surrealismo, cose che capitano solo al cinema, tipo il John Belushi pilota di guerra che in «1942, allarme a Hollywood», nell'infuriare di una battaglia anti-giapponesi, atterra da un benzinaio nel centro di Los Angeles e chiede il pieno.

Invece, era tutto vero e con sconforto tocca dire: guarda te, adesso rubano anche gli aerei. Nel caso specifico un velivolo ultraleggero, un deltaplano biposto a motore Aliferrari che L. C., 42 anni, dipendente di una ditta di segnaletica, teneva davvero nel box del suo appartamento, in un palazzo di via Turati a Gorle. I ladri glielo hanno fatto sparire fra le 3 e le 5,30 della notte fra martedì e mercoledì, mentre lui dormiva al piano di sopra senza sentire nulla, come le altre trenta famiglie che abitano i tre condomini con affaccio sul cortile dei garage.

Eppure, i malviventi qualche rumore devono averlo prodotto. Perché hanno tagliato la saracinesca del box aprendola come una scatoletta di tonno, hanno disattivato l'allarme e, a meno che si siano presentati con un camion (ma è essai improbabile), devono aver smontato l'ultraleggero. Un «cosino» da tre metri di lunghezza e due e ottanta di larghezza, pesante 148 chili, con ali da 9 metri e mezzo, difficilmente entra infatti in un'auto o un furgone.

«Era fermo da due anni - racconta L. C. -, solo le ali erano smontate e riposte nel loro astuccio. Penso che dovessero essere almeno in due e che abbiano lavorato almeno mezz'ora per smontarlo. Le ali ripiegate sono comunque lunghe sei metri, non è possibile caricarle in una macchina. L'ultraleggero l'avevo comprato nel 2003 e aveva un valore di 15 mila euro. Mi sono sparite anche l'attrezzatura tecnica subacquea completa, zaini d'alta quota ed equipaggiamento da rocciatore, più una tenda tunnel da sette posti: altri 10 mila euro volatilizzati».

Al di là del fatto che i garage di via Turati sembrano godere di una particolare attenzione da parte della delinquenza notturna («A luglio a un mio vicino sono state rubate tre moto, a fine agosto c'è invece stata una razzia di bici»), il problema è capire se la sparizione del deltaplano sia un furto su commissione o no. Insomma, i ladri hanno arraffato tutto quello che c'era di valore nel box o ci sono arrivati appositamente? E, nel caso fosse buona la seconda ipotesi, a chi potrebbe interessare un aereo rubato? Forse i pezzi di ricambio, ipotizza il derubato. La risoluzione del mistero è ora nelle mani dei carabinieri, che nella galleria delle refurtive hanno dovuto inserire una nuova casella. Mai capitato una cosa del genere, hanno ammesso alla fine i militari. Non è stato facile per L. C. fargli credere che era tutto vero. E non solo a loro. Un paio d'ore dopo, al lavoro, qualcun altro dev'essere sobbalzato: «Scusi il ritardo, capo, ma mi hanno rubato l'aereo».

Stefano Serpellini

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