La Martinella resterà «verde»
E' arrivato l'ok del Consiglio

Via libera definitivo dal Consiglio comunale di Torre Boldone alla variante (numero 1/2009) al Piano dei servizi, per garantire che l’area della Martinella rimanga agricola e non venga più costruita edilizia residenziale pubblica. La modifica al Piano era stata già adottata dal Consiglio lo scorso 6 luglio, mancava però l’ok definitivo. «Ora sono passati i giorni previsti dalla legge. Non è arrivata nessuna osservazione e possiamo approvare definitivamente la variante» ha spiegato il sindaco Claudio Sessa.

Nel frattempo, è anche iniziato il tavolo di lavoro sulla Martinella voluto dal primo cittadino. Che ha detto: «Abbiamo avuto solo un incontro preliminare e ora siamo in attesa. Da un lato vogliamo capire dai proprietari se c’è la possibilità di arrivare alla cessione dell’area con un accordo bonario. Dall’altro dobbiamo tenere conto del progetto (che si concretizzerà a gennaio) di trasformazione dell’Aretè in impresa sociale (in collaborazione con la Regione e i ministeri di Agricoltura e Giustizia)».

Contraria all’approvazione della variante al Piano dei servizi, l’ex maggioranza (Lista civica per Torre Boldone). «Ribadiamo ancora una volta – ha detto il capogruppo Fabio Ventura – la nostra contrarietà non al presunto merito della questione (tutelare il verde e la non edificabilità della Martinella, impegno preso anche da noi in campagna elettorale), quanto piuttosto al metodo amministrativo scelto. Non si tratta di decidere se lasciare o meno verde la Martinella. Perché se fosse così, la modifica del Piano non sarebbe stata accompagnata dalla convocazione del tavolo di lavoro per la definizione del futuro dell’area. Ma si sarebbe dichiarato soltanto che si voleva riconsegnare ai posteri la destinazione agricola dell’area. Il tavolo, poi, è stato configurato come una sede di contrattazione privata alla quale il sindaco ha invitato, a sua discrezione, forze politiche e associative, oltre alla proprietà».

«Ribadisco – ha risposto il sindaco Sessa – che la nostra intenzione è lasciare la Martinella verde. Dire “zona verde” può però significare tante cose: un parco, per esempio, oppure una zona agricola o un’area feste. Il tavolo serve per stabilire quale opzione scegliere, mantenendo comunque ferma l’idea del verde. Al primo incontro – ha aggiunto il sindaco – ho invitato solo coloro che si sono battuti per la non edificabilità dell’area, cioè Rifondazione comunista, l’Aretè, il gruppo Cittadini di Torre Boldone del consigliere Alberto Ronzoni, i proprietari, il mio gruppo politico e il comitato Salviamo la Martinella. Sarò contento di invitare al prossimo incontro anche la Lista civica per Torre Boldone. Prima deve però chiarire di avere il nostro stesso obiettivo, cioè volere che la Martinella resti area agricola».

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