Asl, un piano antitumori:
dieta protettiva contro i rischi

Il punto di partenza è un dato, purtroppo da tempo noto, e nient’affatto piacevole (i dati sono ufficiali, forniti dall’asl): Bergamo è la seconda provincia italiana per mortalità tumorale sia nei maschi sia nelle donne, superata solo da Lodi. Per andare nel dettaglio, e c’è poco da stare allegri, Bergamo è prima in Italia per mortalità per tumori al fegato, per gli uomini (3ª per le donne), 3ª per neoplasie al pancreas (4ª per le donne).

Da questi dati, ora si scende in campo: è partito il progetto, finanziato dalla Regione, di Asl di Bergamo e Asl di Lodi (i due territori più copiti per mortalità tumorale come si è visto), e che si chiama «Take care» («Prendersi cura» in italiano): «Una sorta di prevenzione a tutto tondo, che vedrà attivi – spiega il direttore sanitario dell’Asl di Bergamo Giuseppe Imbalzano – non solo gli operatori sanitari, ma si stanno prendendo contatti anche con mense aziendali, ristoratori, persino panetterie».

Perché il piano prevede la lotta al fumo, l’incentivazione all’attività motoria, e una educazione a stili di vita corretti, ma soprattutto una educazione a mangiare sano. È provato scientificamente che si possono ridurre fino al 70% le mortalità per tumore se si mangia in modo corretto: l’Asl, su questo , prenderà contatti anche con l’Istituto tumori di Milano che da tempo ha attivato progetti alimentari e corsi di cucina per prevenire il tumore al seno.

Cosa si deve mangiare, per diminuire il rischio cancro? Meno grassi, pochissima carne rossa, tanta verdura e legumi. E tanta attenzione va prestata all’alcol. Ogni alimento ha un suo potenziale "protettivo" o può alzare il rischio di alcuni tumori: mentre oggi all’Asl il «gotha» degli oncologi di Bergamo e provincia si riunisce per studiare questo progetto innovativo, vi mettiamo a disposizione le tabelle Asl sugli alimenti e i tumori.

Tutti i dettagli sono su L'Eco di bergamo del 16 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA